Prima di partire per la COP27, dove oggi ha partecipato alla Tavola rotonda ministeriale di alto livello sulle ambizioni pre-2030, il vicepresidente della Commissione europea, Frans Timmermans, aveva anticipato ai giornalisti che “l’obiettivo dell’Unione di raggiungere il 55% di riduzione delle emissioni inquinanti entro il 2030 può essere alzato al 57%”.
Alzare l’asticella sulle riduzioni delle emissioni di CO2
La scorsa settimana, l’Unione europea (Ue) ha concluso i negoziati su due atti legislativi che fanno parte di un più ampio pacchetto di leggi volte a ridurre le emissioni di CO2 del 55% entro il 2030.
In precedenza l’Unione aveva raggiunto un accordo storico sui carburanti, con il traguardo molto ambizioso di vendere solo nuove auto e furgoni ad emissioni zero a partire dal 2035. Mossa che nelle intenzioni di Bruxelles dovrebbe accelerare la transizione energetica dell’industria automotive e trasporti.
Prima di partire per la COP27, dove oggi ha partecipato alla Tavola rotonda ministeriale di alto livello sulle ambizioni pre-2030, il vicepresidente della Commissione europea, Frans Timmermans, aveva anticipato ai giornalisti che “l’obiettivo dell’Unione di raggiungere il 55% di riduzione delle emissioni inquinanti entro il 2030 può essere alzato al 57%”.
Mantenere il global warming sotto i 2°C
Sostanzialmente, il capo dell’Ue per il clima ha insistito sul fatto che la riduzione delle emissioni di CO2 e altri gas serra (mitigazione climatica) è ancora un obiettivo di vitale importanza per tenere in vita la possibilità di mantenere il riscaldamento globale al di sotto dei 2°C e, se possibile, al di sotto degli 1,5°C, un punto chiave degli accordi di Parigi 2015.
“Se non riduciamo drasticamente le nostre emissioni, non c’è alcuna somma di denaro o impegno per l’adattamento che consentiranno all’umanità di affrontare le catastrofi che si verificheranno“, ha affermato Timmermans.
“Mantenere in vita l’obiettivo degli 1.5°C è ancora all’ordine del giorno, soprattutto per quanto riguarda i paesi del G20, che sono collettivamente responsabili dell’80% delle emissioni globali“, ha aggiunto il vicepresidente.
La Commissione sta inoltre per presentare un regolamento d’emergenza per accelerare le autorizzazioni per nuovi impianti di fonti rinnovabili, come attuazione delle misure contenute nel piano REPowerEU.
La Francia accelera sulle rinnovabili
A riguardo, mentre nel nostro Paese si parla di trivelle e giacimenti di gas, in Francia è stata approvata una nuova legge che favorisce l’installazione di pannelli fotovoltaici sui parcheggi da 80 a 400 posti auto.
Si tratta di una misura voluta dal Governo per promuovere l’energia rinnovabile e pulita in tempi brevi (fino a 400 posti entro cinque anni, oltre questa cifra entro tre anni), per arrivare a generare fino a 11 GW di nuova potenza rinnovabile nel Paese.
Il provvedimento, votato ad inizio novembre, consentirà anche di velocizzare le autorizzazioni per installare impianti FER sui nuovi edifici, sostanzialmente impianti fotovoltaici, a partire dal luglio 2023. L’obiettivo è coprire il 50% dei tetti con pannelli fotovoltaici entro il 2025.