Migliorare le politiche di adattamento al cambiamento climatico è possibile grazie alla condivisione dei casi studio. Il report dell’Agenzia europea per l’Ambiente mostra l’importanza della piattaforma Climate ADAPT.
L’adattamento ai cambiamenti climatici
Con l’accentuarsi della crisi climatica e il moltiplicarsi di eventi meteorologici estremi, è sempre più urgente adottare contromisure capaci di limitarne gli effetti. Da questo concetto nasce la priorità di utilizzare piani di adattamento ai cambiamenti climatici, nonché il bisogno di valutare i benefici che tali misure possono portare.
I Paesi europei hanno compiuto notevoli progressi nell’attuazione di politiche di adattamento ai cambiamenti climatici, ma è necessario ampliare le azioni da compiere e le aree da coprire, prime tra tutte l’agricoltura e la silvicoltura.
Ciò è possibile grazie allo scambio di informazioni e alla condivisione di azioni mirate da parte dei 27.
La piattaforma europea
Per permettere agli stati Ue di scambiarsi informazioni e di condividere esempi di azioni mirate all’adattamento climatico, l’Agenzia europea per l’Ambiente ha realizzato la piattaforma Climate ADAPT.
L’inserimento di case studies all’interno della piattaforma offre agli altri Stati membri spunti su come poter agire e presenta approcci di governance da poter replicare con l’obiettivo di raggiungere una distribuzione equilibrata nei settori necessari, negli impatti legati al clima, negli approcci applicati e nelle posizioni geografiche.
Caldo estremo, siccità, incendi e inondazioni sono i rischi sui quali sono state compiute azioni molteplici e diversificate, ma diverse sono le lacune da colmare, soprattutto a livello sanitario e alimentare.
Favorire l’apprendimento pratico
Sulla piattaforma predominano gli esempi locali, a discapito dei casi di studio internazionali e transfrontalieri. Dovrebbero invece essere presenti casi relativi a tutti i livelli di governance, dal locale al transfrontaliero.
I case studies presenti evidenziando la necessità di maggiori monitoraggio, valutazione e apprendimento, così da valutare l’efficacia di queste azioni, supportare l’apprendimento e prevenire il disadattamento.
Climate-ADAPT si concentrerà sull’affrontare i rischi specifici identificati dall’EUCRA, l’European Climate Risk Assessment, al fine di colmare le lacune presenti.
La collaborazione tra i 27 è fondamentale per migliorare ulteriormente i casi di studio e per condividere esperienze di apprendimento pratico con tutti gli Stati.
A cosa servono i piani di adattamento?
La piattaforma comprende, a oggi, 134 casi studio, di cui 7 italiani. Si rivolge ai governi e alle organizzazioni che li supportano e ha lo scopo di valorizzare i benefici collaterali alla condivisione dei casi studio.
Evidenzia inoltre l’importanza di studiare nuove prospettive per lo sviluppo di casi per altri settori chiave vulnerabili (come la silvicoltura), per i livelli di governance (per esempio casi di studio transnazionali per affrontare gli impatti transfrontalieri) e per le regioni Ue periferiche.
A marzo dello scorso anno la stessa Agenzia europea per l’Ambiente aveva pubblicato il briefing Assessing the costs and benefits of climate change adaptation, sottolineando che l’attuazione di piani di adattamento rappresenta una priorità e un beneficio anche di natura economica. Aumentano costantemente, infatti, le perdite finanziarie legate all’intensificarsi di eventi climatici estremi.