L’accordo politico preliminare, raggiungo dal Consiglio e il Parlamento europeo, fissa obiettivi per i produttori di raccolta dei rifiuti di batterie portatili (63% entro la fine del 2027 e 73% entro la fine del 2030) e introduce un obiettivo di raccolta dedicato per i rifiuti di batterie per mezzi di trasporto leggeri (51% entro la fine del 2028 e il 61% entro la fine del 2031).
Consiglio e Parlamento europeo, finalmente l’accordo sul riciclo delle batterie
La corsa mondiale all’elettrificazione si basa anche, se non soprattutto, sulla capacità di produrre batterie per tutti gli utilizzi (industriali, trasporti e mobilità, device elettronici) e in gran numero (visto che entro il 2030 è attesa una domanda dieci volte maggiore rispetto l’attuale), ma che siano perfettamente sostenibili a livello ambientale.
Secondo uno studio pubblicato da Juniper Research, entro il 2027 si stima che le spedizioni mondiali di pacchi di batterie per veicoli elettrici crescerà del 190% a 30 milioni di unità.
Sembra un concetto astratto, più che un obiettivo molto ambizioso, ma la transizione energetica e ambientale in corso investe in pieno l’industria delle batterie e l’Europa sembra essersi posizionata bene nella competizione globale per il primato nel mercato di riferimento.
Il Consiglio ed il Parlamento europeo hanno raggiunto un accordo politico preliminare, che da un lato consente finalmente di avviare un nuovo percorso ecocompatibile per la prodizione in serie di batterie, a partire dal riciclo delle materie prime strategiche, come cobalto, litio, piombo, nichel e rame, dall’altro di spostare più avanti l’asticella della competitività globale in questo settore così rilevante per il futuro dell’economia europea.
Gli obiettivi
L’accordo fissa obiettivi per i produttori di raccolta dei rifiuti di batterie portatili (63% entro la fine del 2027 e 73% entro la fine del 2030) e introduce un obiettivo di raccolta dedicato per i rifiuti di batterie per mezzi di trasporto leggeri (51% entro la fine del 2028 e il 61% entro la fine del 2031).
I colegislatori hanno concordato di fissare l’obiettivo per il recupero del litio dai rifiuti di pile al 50% entro il 2027 e all’80% nel 2031, che può essere modificato mediante atti delegati in funzione degli sviluppi tecnologici e del mercato e della disponibilità del litio.
L’accordo prevede livelli minimi obbligatori di contenuto riciclato per batterie industriali, SLI e per veicoli elettrici. Questi sono inizialmente fissati al 16% per il cobalto, all’85% per il piombo, al 6% per il litio e al 6% per il nichel. Il regolamento stabilisce l’obbligo per le batterie di tenere una documentazione sul contenuto riciclato.
L’accordo fissa un obiettivo di efficienza di riciclaggio per le batterie al nichel-cadmio dell’80% entro il 2025 e altre batterie di scarto del 50% entro il 2025.
Ulteriori restrizioni
L’accordo prevede che le batterie portatili incorporate negli apparecchi siano rimovibili e sostituibili dall’utente finale, lasciando tempo sufficiente agli operatori per adattare la progettazione dei loro prodotti a tale requisito (42 mesi dopo l’entrata in vigore del regolamento). Si tratta di una disposizione importante per i consumatori. Le batterie dei mezzi di trasporto leggeri saranno sostituite da un professionista indipendente.
Previste severe restrizioni per sostanze pericolose come mercurio, cadmio e piombo e informazioni obbligatorie sull’impronta di carbonio delle batterie. Introdotti requisiti di etichettatura e informazione, tra l’altro sui componenti della batteria e sul contenuto riciclato, e un “passaporto della batteria” elettronico e un codice QR.
L’accordo mira anche a rendere il testo più chiaro e coerente ea facilitarne l’applicazione da parte degli Stati membri e degli attori economici sul mercato con un calendario di attuazione realistico.