L’UE non smette di contraddirsi. Mentre da un lato si prodiga per ridurre l’inquinamento dell’aria, come dimostrano i Report “Zero Pollution” appena pubblicati, introduce silenziosamente nuovi target sulle emissioni dell’industria automotive, in nome del pragmatismo e della neutralità tecnologica. L’emendamento proposto dal PPE sarà sottoposto ad un iter accelerato di approvazione, che dovrebbe concludersi entro la fine del mese.
L’UE modifica il calcolo dei target sulle emissioni per sostenere l’Industria Automobilistica
La Commissione Europea ha annunciato una modifica nel calcolo degli obiettivi di emissioni per le case automobilistiche. La motivazione addotta dalla Presidente Ursula von der Leyen risiede nella necessità di sostenere un settore in grave difficoltà.
L’esecutivo europeo ha proposto, dunque, un emendamento che permetterà di basare i target su una media triennale anziché sulle vendite di quest’anno, facilitando il raggiungimento degli obiettivi sul clima, senza incorrere in pesanti sanzioni.
“Abbiamo bisogno di prevedibilità e di equità per coloro che hanno rispettato gli impegni“, ha dichiarato la von der Leyen, dopo il suo secondo incontro dell’anno con i principali produttori e fornitori del settore automobilistico europeo.
“Dobbiamo rispettare gli obiettivi concordati, ma è essenziale ascoltare chi chiede più pragmatismo e neutralità tecnologica“.
Cambiamenti normativi per evitare multe fino a €15 miliardi
L’attuale Regolamento, parte integrante del Green Deal europeo, prevede lo stop alla vendita di nuove auto con motore a combustione interna dal 2035. Prima di quella data però, sono stati fissati obiettivi chiari, volti alla riduzione progressiva delle emissioni. Più nel dettaglio, la normativa impone ai produttori di ridurre le emissioni del 15% entro il 2025 rispetto ai livelli del 2021, pena una multa di 95€ per grammo di CO2 ogni chilometro emesso oltre il limite dai veicoli venduti. Secondo le aziende del settore, tale provvedimento potrebbe comportare sanzioni fino a 15 miliardi di euro.
Con la nuova proposta della Commissione, invece di dover rispettare il limite già nel 2025, i costruttori avranno tempo fino al 2027 per conformarsi alle riduzioni delle emissioni.
L’iniziativa è stata avanzata dal Partito Popolare Europeo (PPE), attualmente gruppo di maggioranza nel Parlamento Europeo, tuttavia qualsiasi modifica alla legge deve essere approvata sia dal Parlamento che dal Consiglio Europeo. L’emendamento sarà sottoposto ad un iter accelerato di approvazione, che dovrebbe concludersi entro la fine del mese.