La Commissione Ambiente del Parlamento europeo ha preso posizione sulla proposta di direttiva sulle emissioni industriali (IED). La nuova normativa, che si estende anche agli impianti estrattivi (miniere) e all’industria delle batterie, introduce l’obbligo per i Paesi membri di ridurre i limiti di emissione sulla base delle migliori tecniche disponibili (Bat) al momento della revisione delle autorizzazioni.
Le modifiche apportate alla direttiva IED
Le Istituzioni Europee hanno raggiunto un accordo in merito all’inquinamento generato dal settore industriale. La Commissione Ambiente in Parlamento ha, infatti, definitivamente approvato la proposta di Direttiva sulle emissioni industriali (IED) che punta a ridurre i valori limite dei gas serra dispersi nell’aria dalle diverse filiere nazionali. Sulla base delle cosiddette “migliori tecniche disponibili” (BAT), sono state apportate modifiche alla proposta iniziale e nuove condizioni riguardanti anche il settore energetico.
Industria estrattiva inclusa nella Direttiva
I deputati dell’Europarlamento hanno sostenuto la proposta della Commissione di estendere l’IED agli impianti dell’industria estrattiva (miniere), e ai grandi impianti che producono batterie (ad eccezione degli impianti che assemblano esclusivamente moduli batteria e pacchi batteria). Le filiere contemplate dalle norme potranno portare avanti l’attività solo dopo aver ottenuto l’autorizzazione, concessa dalle autorità nazionali.
Trasparenza e partecipazione pubblica
Il Parlamento ha poi votato per aumentare la trasparenza, la partecipazione pubblica e l’accesso alla giustizia in relazione all’autorizzazione, al funzionamento e al controllo degli impianti regolamentati. Il registro europeo delle emissioni e dei trasferimenti di sostanze inquinanti verrebbe trasformato in un portale delle emissioni industriali dell’UE, in cui i cittadini possono accedere ai dati su tutti i permessi dell’Unione e sulle attività inquinanti locali. Le norme attuali sulle emissioni industriali riguardano oltre 30.000 grandi impianti.