Roma, 15/01/2025 Notizie e approfondimenti sui temi dell’Energia in Italia, in Europa e nel mondo.

Stangata in arrivo per luce e gas: incrementi fino a 350 euro nel 2025, +14% rispetto all’anno passato

11
Home > News > Stangata in arrivo per luce e gas: incrementi fino a 350 euro nel 2025, +14% rispetto all’anno passato

Atteso un aumento generale delle bollette energetiche per le famiglie con contratti a prezzo indicizzato, con impatti significativi sul portafogli durante quest’anno. L’aumento maggiore potrebbe riguardare la fornitura di gas. I dati GME per l’energia elettrica dei primi giorni del 2025.

Rincari per le bollette di luce e gas nel 2025

Il 2025 si preannuncia un anno di ulteriori rincari per le bollette di luce e gas. Secondo una stima di Facile.it, una famiglia tipo con contratto di fornitura a prezzo indicizzato nel mercato libero si troverà a fronteggiare un aumento di circa 350 euro durante l’anno in corso.

Questo incremento porterebbe la spesa annuale per le utenze a superare i 2.930 euro, un balzo del 13,6% rispetto ai 2.583 euro del 2024.

Certo si tratta solamente di stime, perché a seconda di come andrà l’inverno e la prima parte della primavera ci potrebbero essere degli scostamenti verso l’alto piuttosto consistenti.

Si spera di no, ovviamente, ma qualcuno si sarà già accorto che i conti energetici di casa sono aumentati nell’ultimo bimestre 2024.

Andamento PSV e PUN

L’analisi proposta si basa sull’andamento degli indici PSV e PUN da gennaio a dicembre 2024 e sulle previsioni dell’European Energy Exchange (EEX) per il 2025, mantenendo costanti i consumi e le altre condizioni economiche.

Nello specifico, si attende un incremento del 30% per il PUN (Prezzo Unico Nazionale), l’indicatore del prezzo all’ingrosso dell’energia elettrica, che passerebbe da una media di 0,11 €/kWh nel 2024 a 0,14 €/kWh nel 2025.

Ancora più marcato potrebbe rivelarsi l’aumento previsto per il PSV (Punto di Scambio Virtuale), il riferimento per il prezzo del gas naturale all’ingrosso in Italia, con un +37%, da una media di 0,39 €/smc nel 2024 a 0,53 €/smc nel 2025.

L’aumento maggiore potrebbe riguardare la bolletta del gas. I dati GME dei primi giorni del 2025

L’aumento maggiore potrebbe riguardare la bolletta del gas, con un incremento di 251 euro, portando la spesa annuale da 1.793 euro nel 2024 a 2.044 euro nel 2025.

L’energia elettrica, invece, subirà un rincaro di 99 euro, con una spesa che passerà da 790 a 889 euro.

Nella seconda settimana del 2025 – da lunedì 6 a domenica 12 gennaio – il Gestore dei Mercati Energetici ha registrato un prezzo medio dell’energia elettrica pari a 131,11 euro al megawattora, mentre i volumi di energia elettrica scambiati direttamente nella borsa del Gme sono risultati pari a 4,5 milioni di mwh, con la liquidità all’82,1%. I prezzi medi di vendita si sono attestati tra 129,27 euro/mwh della Sardegna e 131,25 euro/mwh del Centro Nord.

Un quadro generale che dipinge uno scenario preoccupante per le famiglie italiane, con aumenti significativi previsti per le bollette di luce e gas nel corso del 2025, principalmente a causa dell’impennata dei prezzi all’ingrosso di gas ed elettricità.

Cosa sono il Pun e il PSV?

Nel mercato dell’energia in Italia, il Prezzo Unico Nazionale (PUN) e il Punto di Scambio Virtuale (PSV) sono due indicatori fondamentali che influenzano il costo dell’energia elettrica e del gas naturale per i consumatori. Cerchiamo di capire meglio cosa rappresentano:

Prezzo Unico Nazionale (PUN)

Il PUN è il prezzo di riferimento dell’energia elettrica all’ingrosso in Italia. Rappresenta il prezzo medio di scambio dell’energia elettrica sulla borsa elettrica italiana (GME – Gestore dei Mercati Energetici). In altre parole, è il prezzo a cui i fornitori di energia acquistano l’elettricità per poi rivenderla ai clienti finali.

  • Come si forma: Il PUN si forma in base all’incontro tra la domanda e l’offerta di energia elettrica sul mercato all’ingrosso. Varia di ora in ora e viene pubblicato giornalmente dal GME.
  • Influenza sulle bollette: Il PUN è un parametro cruciale per le offerte a prezzo variabile (o indicizzato) nel mercato libero. In queste offerte, il prezzo dell’energia elettrica per il cliente finale è direttamente legato all’andamento del PUN, con l’aggiunta di un margine di guadagno per il fornitore (spread). Pertanto, quando il PUN sale, anche le bollette aumentano, e viceversa.

Punto di Scambio Virtuale (PSV)

Il PSV è il punto di incontro virtuale tra la domanda e l’offerta di gas naturale in Italia. È un mercato virtuale gestito da Snam Rete Gas, dove i fornitori di gas si scambiano il gas all’ingrosso. Il PSV è quindi l’indice di riferimento per il prezzo del gas naturale all’ingrosso in Italia.

  • Come si forma: A differenza del PUN, che è un prezzo ufficiale determinato da scambi su un mercato regolato, il PSV si forma in seguito a scambi che avvengono su una piattaforma privata gestita da Snam Rete Gas. Non esiste un prezzo mensile ufficiale del PSV, ma vengono pubblicate quotidianamente le quotazioni. Per avere un’idea dell’andamento mensile, si calcola una media delle quotazioni giornaliere.
  • Influenza sulle bollette: Come il PUN per l’energia elettrica, il PSV influenza le offerte a prezzo variabile per il gas nel mercato libero. Il prezzo del gas per il cliente finale è legato all’andamento del PSV, con l’aggiunta di un margine per il fornitore. Di conseguenza, le variazioni del PSV si riflettono sulle bollette del gas.

Giornalista

Articoli correlati