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Una mappa per valutare il potenziale agrivoltaico su scala regionale

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ENEA ha realizzato una mappa del potenziale agrivoltaico nazionale su scala regionale in grado di supportare le PA nella pianificazione dello sviluppo del settore. Elaborata da un team di ricercatori del Centro Ricerche ENEA di Portici, su criteri di minimizzazione dell’uso del suolo e ottimizzazione della produzione energetica e agricola, la mappa è ora in fase di validazione e in futuro potrà essere accessibile online.

Un sostegno allo sviluppo dell’agrivoltaico

Una mappa per valutare il potenziale agrivoltaico su scala regionale e supportare le Pubbliche amministrazioni nella realizzazione di nuovi impianti. Si tratta di un progetto elaborato dal Centro Ricerche ENEA di Portici, finalizzato a supportare lo sviluppo del settore e ad ottimizzare la produzione energetica agricola, ossia l’energia solare generata dai pannelli fotovoltaici dei terreni agricoli. 

I criteri utilizzati per l’elaborazione della mappa

Per reperire tutte le informazioni necessarie e quindi elaborare indicatori del potenziale agrivoltaico a livello regionale e nazionale, la task force Agrivoltaico Sostenibile dell’ENEA e l’Associazione Italiana Agrivoltaico Sostenibile (AIAS), hanno interpellato progettisti, sviluppatori e decisori, in ambito energetico ed agricolo. La metodologia messa a punto, considera diversi tipi di fattori. Quelli che possono influenzare il potenziale solare fotovoltaico di una determinata area, come quelli geofisici, tecnici ed ambientali, e quelli che possono condizionare la resa agricola, come le classi di uso suolo, la capacità d’uso dei suoli, e il deficit idrico. È, inoltre, in fase di sviluppo l’elaborazione e integrazione di indicatori relativi a caratteristiche qualitative e quantitative del paesaggio, per un connubio armonioso tra i sistemi agrivoltaici e i paesaggi in cui saranno inseriti.

Agrivoltaico per la transizione energetica

In un Paese come l’Italia, con colture e produzioni agricole di alta qualità, l’agrivoltaico può essere senz’altro una risorsa preziosa, in grado di consentire agli operatori agricoli di offrire un contributo importante alla transizione energetica. Il suo compito è di supportare il settore agricolo nella sfida della neutralità climatica, producendo “di più con meno”, ma al contempo, questo sistema consente a chi lavora nel settore, di trovare nuove risorse, accedere alle migliori tecnologie e a nuove pratiche di progettazione.

6 Commissioni interdisciplinari

Tra gli strumenti messi in campo dall’ENEA per il raggiungimento degli obiettivi, vi è anche l’istituzione e il coordinamento di 6 commissioni, veri e propri tavoli di lavoro permanenti, qualificati e interdisciplinari, per supportare gli organi preposti all’implementazione dell’agrivoltaico sulle seguenti tematiche: 

  • certificazione agrivoltaico sostenibile; 
  • normativa e attuazione; 
  • formazione; 
  • tecnologie dell’energia e dell’agricoltura; 
  • settore internazionale; 
  • paesaggio. 

Tra le attività delle commissioni ci sarà lo scambio di informazioni e buone pratiche, la collaborazione a sperimentazioni per dare risposte a domande comuni di ricerca, la creazione di iniziative speciali, di documenti e linee guida, nonché l’organizzazione di eventi per la condivisione dei lavori svolti. 

Percorsi formativi specifici

Altro obiettivo strategico di AIAS è la formazione, come esigenza cruciale per l’agrivoltaico sostenibile, un “campo ibrido” formato da due mondi distanti, quello energetico e quello agricolo, dove emerge la necessità di identificare specifiche esigenze formative e nuove figure professionali.“È fondamentale sottolineare come la formazione sia cruciale per l’intero sistema agricolo, che negli ultimi anni è investito da cambiamenti che necessitano di innovazione”, evidenzia Alessandra Scognamiglio, ricercatrice ENEA del Laboratorio Dispositivi innovativi presso il Centro ricerche di Portici e presidente di AIAS. “In questo contesto – aggiunge – l’agrivoltaico sostenibile si pone come un ‘aggregatore’ in grado di mettere a sistema le innovazioni partendo dalle esigenze espresse dagli operatori coinvolti. L’ambizione è quella di compiere una sintesi di conoscenze che possa tradursi in percorsi formativi specifici a supporto dell’implementazione di sistemi agrivoltaici sostenibili dove la bellezza del paesaggio si coniuga con la generazione di energia e di cibo”.

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