Il team Icarus, composto da 130 membri del Politecnico di Torino, sperimenta un drone alimentato a energia solare, il primo nato nel contesto di un progetto universitario. Le caratteristiche? È completamente elettrico ed è alimentato da pannelli solari installati sull’ala che possono garantire un’autonomia fino a 10 ore.
Il drone
Quello progettato dal 130 membri del Politecnico di Torino è un drone unico nel suo genere, in quanto il primo ideato in ambito accademico.
Alessandro Borgia, studente di Ingegneria aerospaziale e project leader del team Icarus, ha spiegato alcune caratteristiche del prodotto, al 100% elettrico e alimentato dall’energia generata dai pannelli installati sull’ala. Non si tratta di una scelta casuale, ma pensata con l’idea di massimizzarne l’autonomia di volo oraria.
La prima missione
Le batterie vengono soprattutto utilizzate per erogare la potenza nelle fasi più critiche come il decollo, o quando la cattura dei raggi risulta più difficile per la presenza di nuvole o altre condizioni meteo complesse. Il velivolo, tra l’altro, può essere sia comandato da un pilota a terra, ma anche volare in modo automatico, grazie al Flight Control Computer installato a bordo.
L’innovazione italiana verrà utilizzata per una prima missione in programma per maggio 2025, con un volo previsto di oltre 10 ore in completa autonomia energetica.
L’ambizione poi, come anche spiegato da Borgia, è assicurare un nuovo record di endurance europeo per la categoria di droni compresi tra i 20 ed i 35 kg. Riuscirà il team a raggiungere questo grande traguardo?
Record Aircraft 2.0
Il prodotto si chiama Record Aircraft 2.0, e potrebbe garantire con il tempo missioni sempre più durature. Il focus resta sempre lo stesso: sfruttare al massimo i benefici del fotovoltaico e dunque solo elettricità green.
Questa comunque è una versione migliore rispetto al prototipo iniziale sviluppato nel 2022, noto come ‘Amelia’. La speranza infatti è che, proseguendo studi e ricerche, si possano progettare dei droni sempre più tecnologici ed efficienti.
Il primo volo
Intanto, il primo volo è programmato prima delle festività natalizie e dopo una serie di test fissati tra marzo e aprile 2025. Per tutto il team torinese, che ci lavora da marzo 2023, riuscire a rispettare tali tempistiche sarà di certo una sfida, ma che può essere benissimo essere superata.
Entro settembre 2024 infatti, i lavori si dovrebbero concludere, e tale tecnologia diventerà a tutti gli effetti non solo l’oggetto per dimostrare le reali capacità tecniche degli studenti, ma anche il banco prova per testare altri dispositivi, come sensori a fibra ottica in grado di emettere, ricevere e convertire l’energia luminosa in un segnale elettrico.