Entra in funzione il grande impianto fotovoltaico realizzato dall’azienda Sidel a Parma. L’obiettivo? Coprire il 40% del fabbisogno energetico e abbattere almeno 871 tonnellate l’anno di emissioni. Quali le caratteristiche e le prossime sfide da superare?
L’impianto fotovoltaico
L’impianto fotovoltaico Sidel di Parma sta entrando in funzione, con l’obiettivo di coprire il 40% del fabbisogno energetico dello stabilimento italiano.
Parliamo di una delle più grandi opere di questo genere presenti in Emilia-Romagna, con 5.000 pannelli solari attivi e in grado di produrre 2.900 MWh di elettricità verde, pari al consumo annuale di oltre 1.000 famiglie.
L’opera è stata realizzata in due fasi. La prima, avviata nel 2022, per arrivare a una potenza annuale di 1.471 MWh destinati per il 92% all’autoconsumo. La seconda, riguardante soprattutto la copertura per il parcheggio riservato ai dipendenti.
La società sta investendo 5 milioni di euro
Per il progetto, la società sta investendo circa 5 milioni di euro, accompagnando la costruzione dell’infrastruttura con altre importanti iniziative volte a promuovere la transizione energetica e la decarbonizzazione.
L’ambizione infatti è continuare a rendere le attività dell’azienda più sostenibili possibili, e parliamo di fornitura di soluzioni per confezionare bevande, alimenti e prodotti per l’igiene personale.
Già in tutto il mondo, i siti Sidel sono certificati secondo il sistema di gestione ambientale ISO 14001, che spiega come poter ridurre l’impatto ambientale e migliorare, al contempo, l’efficienza operativa e la competitività delle imprese.
Prossime sfide da superare
Francesca Bellucci, Sustainability Director del Gruppo, ha manifestato quale sia adesso la strategia da perseguire, per giungere a un calo del 50% delle emissioni Scope 1 e 2 entro il 2030. Sostiene anche che tale obiettivo sia in realtà stato raggiunto nel 2023, con un – 75% registrato rispetto al 2019.
Quali le prossime sfide da superare? Di certo, l’entrata in funzione a pieno regime dell’impianto di Parma sarà un altro traguardo per mirare poi ad ambizioni più grandi da qui al 2050, come la tanto sperata quota zero.
C’è dunque ancora tanta strada da fare, ma con ottime prospettiva di crescita, che potrebbero consentire a Sidel di approvvigionarsi esclusivamente di energia proveniente da fonti rinnovabili.