La Svizzera accoglie l’arrivo di una nuova auto elettrica, alimentata dall’energia solare prodotta dai pannelli di una casa mobile.
Solar Butterfly
La casa mobile, conosciuta con il nome di ‘Solar Butterfly’, è stata progettata dall’Università di Scienze applicate di Lucerna, cantone tedesco della Svizzera, e costruita con materiali a basso impatto ambientale come plastica di scarto raccolta in mare.
Ma la vera particolarità dell’innovazione è la composizione interna ed esterna: un’auto elettrica alla quale è agganciata, come rimorchio, un’abitazione costituita dai 120 metri quadri di pannelli solari.
Questo impianto è in grado di produrre fino a 170 kWh di elettricità green, che rendono l’abitazione autonoma dal punto di vista energetico, dando a essa anche l’aspetto di una farfalla.
Sono proprio i pannelli a fornire al veicolo l’energia elettrica della quale necessita per viaggiare, con l’ambizione di riuscire a percorrere, in questo modo, circa 300 km al giorno.
Chi è Louis Palmer
A ideare il progetto Louis Palmer, attivista ambientale che circa 15 anni fa è stato protagonista della sua prima avventura record: percorrere diversi Paesi del mondo a bordo della sua autovettura alimentata solo ed esclusivamente a energia solare.
Adesso, la sua ambizione è partire per un altro lungo viaggio con Solar Butterfly, attraversando più Nazioni, non solo europeee, sino a concludere la sua esperienza a Parigi, entro il 2025.
1000 altri progetti sostenibili
Il veicolo sarà inoltre ospite di 1000 altri progetti sostenibili organizzati al di fuori dell’Europa, che includono il Nord e il Sud America, l’Asia, l’Australia e l’Africa, come raccontato dallo stesso attivista, che ha un unico obiettivo da seguire: spronare le persone al cambiamento e a una vita migliore.
Con questo nuovo esperimento si aggiunge per certo un altro tassello nel percorso di crescita che tutta la Svizzera sta vivendo sulle rinnovabili, e sul fotovoltaico in particolare. Di recente infatti, in diversi cantoni francesi, si vogliono testare dei pannelli in ben 45 aree autostradali, con l’idea di produrre 35 MW di energia sostenibile. Possibile?