La Coalizione per gli investimenti nel clima e nelle comunità (CCIC) ha pianificato un grande progetto per le rinnovabili negli USA, per 9 mld di Dollari, dove anche la Microsoft sarà coinvolta. Si tratterà di una interconnessione di sistema, volta a migliorare anche aspetti della vita quotidiana.
Il valore di Microsoft
La Coalizione per gli investimenti nel clima e nelle comunità (CCIC) sta definendo i dettagli per un grande progetto di rinnovabili, negli USA, con la Microsoft che avrà un ruolo di vertice. Sarà un collegamento (pipeline) nazionale, rispetto al quale si interfacceranno tanti diversi progetti.
Sarà direttamente coinvolta l’Acadia Infrastructure Capital, nella misura in cui, secondo quanto ha riportato la Reuters, l’investimento complessivo sarà di 9 mld di Dollari. Dal contributo attivo alla transizione ‘verde’ statunitense, si genererà nuovo valore.
Contestualmente, le diverse opportunità collegate dovrebbero consentire agli investitori privati di allargare le proprie quote di mercato. La Microsoft, del resto, oltre a dare impulso al comparto nucleare nazionale – un settore su cui l’Amministrazione in carica ha destinato grandi risorse – sta allargando il proprio portafoglio.
Proprio la Microsoft, tra l’altro, ha sostenuto un progetto solare da 210 Megawatt (MW) che ha visto Matrix Renewables assicurarsi il suo finanziamento.
Solare negli USA
Il tema degli investimenti nelle nuove fonti ha un valore geo-economico, contemporaneamente a quello simbolico. Nello scenario, vige infatti l’idea di legittimarsi come vettori del cambiamento, pianificando gli investimenti, sia alla luce dei nuovi interessi del mercato, che degli impegni internazionali. A livello gran strategico, infatti, il macro-obiettivo permane l’assicurazione del “dominio energetico” americano.
Per questo, ovviamente, insieme agli idrocarburi sintetici da scisti bituminosi e al gas naturale liquefatto (GNL) da esportare, a Washington gli investimenti sostenibili hanno ottenuto la piena centralità. L’implementazione del solare, per esempio, porterebbe notevoli benefici ai consumatori.
Tra questi, l’accesso all’energia pulita a prezzi ridotti per le famiglie a basso e medio reddito, nonché l’assunzione di personale locale e il sostegno ad appaltatori con proprietà diversificate.
Opportunità per le aziende
Se da un lato il calo dei costi ha reso ‘spendibili’ le fonti rinnovabili, dall’altro, la CCIC contribuirebbe ad accelerarne la diffusione. Molte aziende devono infatti rispettare gli obiettivi ambientali e vorranno accedere ai Certificati di Energia Rinnovabile (REC) collegati ai progetti.
Questi certificati possono essere venduti alle realtà economiche che vogliono contribuire a rendere più ecologica la loro fornitura di energia. Altre, invece, possono acquistarli per compensare le emissioni inquinanti delle loro catene di approvvigionamento.