Roma, 03/07/2024 Notizie e approfondimenti sui temi dell’Energia in Italia, in Europa e nel mondo.

Rinnovabili, Italia eccellenza europea. Il Rapporto Symbola-Enel

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37mila imprese e 12 miliardi di euro di fatturato. Sono questi i numeri italiani delle rinnovabili emersi dal Rapporto 100 Italian Renewable Energy Stories promosso da Symbola – Fondazione per le qualità italiane ed ENEL, in collaborazione con KEY – The Energy Transition Expo.

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La filiera delle rinnovabili

Una fotografia dei punti di forza del nostro Paese in tema di transizione verde ed energie rinnovabili. Il Rapporto 100 Italian Renewable Energy, promosso da Symbola – Fondazione per le qualità italiane ed ENEL, in collaborazione con KEY – The Energy Transition Expo, evidenzia le potenzialità dell’Italia in tema di energia pulita, esplorando tutti i segmenti della filiera. Dalla produzione delle rinnovabili al rinnovamento di impianti ed infrastrutture, al riciclo delle tecnologie impiegate, il documento, attraverso il racconto di cento storie, accende i riflettori su un sistema articolato di soggetti imprenditoriali, pubblici e del terzo settore, attivi nell’industria delle rinnovabili.

Italia secondo produttore europeo dopo la Germania

Secondo i dati riportati, l’Italia con 37.655 imprese attive nel settore, è seconda solo alla Germania nella produzione di tecnologie per le rinnovabili in Europa. Emerge, inoltre, che parte delle tecnologie e della componentistica prodotta nei confini nazionali sia destinata all’export, rendendo il Bel Paese il sesto esportatore al mondo di tecnologie per la produzione di energia rinnovabile (dopo Cina, Germania, USA, Giappone e Hong Kong). Unica eccezione sarebbe costituita dall’eolico, in cui spicca, invece, l’eccellenza danese. A tal proposito, nel 2023 Vestas, azienda danese leader nel mercato dell’energia eolica, ha avviato proprio in Italia e, più nello specifico nello stabilimento di Taranto (dove impiega oltre 1300 addetti), la produzione della pala più grande al mondo: la V236-15.0 MWTM. 

800 imprese strategiche nella filiera delle rinnovabili

Dal Rapporto emerge che quasi un terzo delle imprese appartenenti alla filiera delle energie rinnovabili si concentra in Lombardia, Lazio e Campania, con un fatturato complessivo di circa 12 miliardi di euro e 37mila addetti impiegati. Più nel dettaglio, le imprese con funzione strategica, ossia focalizzate nello sviluppo di tecnologie di punta, sono circa 800.  

Del totale, il 39,2% delle aziende considerate si occupa di attività di installazione e manutenzione, il 13,8% di produzione di energia, il 12,3% di commercio, il’9,6% di manifattura, il 6,4% di affitto e gestione immobiliare e il 6,1% di attività di consulenza, collaudo e monitoraggio.

Produzione macchinari

Dai progetti volti a migliorare le soluzioni di stoccaggio per l’ accumulo dell’energia, alla ricerca volta a rendere più efficiente la produzione elettrica da fonte rinnovabile (sviluppo del fotovoltaico a concentrazione), nonché ad automatizzare alcune attività manutentive degli impianti, le aziende made in Italy risultano molto competitive. In particolare, la componente manifatturiera della filiera, che si tratti di produzione di prodotti e componenti o di macchinari, si caratterizza per la sartorialità delle soluzioni offerte dalle imprese italiane, in virtù della capacità nostrana di promuovere soluzioni adatte alle diverse situazioni e alle esigenze della committenza.

Nuovi scenari, nuove infrastrutture energetiche

Un altro fattore determinante per la crescita della filiera delle rinnovabili nel nostro Paese che emerge dal report è il processo di rinnovamento in corso delle infrastrutture energetiche. A nuovi scenari energetici corrispondono, infatti, nuovi bisogni, come ad esempio reti più digitalizzate e smart, in grado di integrare nuove immissioni di energia elettrica da parte dei cosiddetti “prosumers”, ma anche l’aumento del numero delle cabine primarie, l’installazione dei contatori elettronici di seconda generazione (smart meter), lo sviluppo di software in grado di fornire previsioni accurate sui consumi energetici e sulla produzione da fonti rinnovabili. 
“Siamo nel pieno di un percorso ancora lungo nel quale bisogna fare squadra, puntando con decisione sulle rinnovabili, per raggiungere gli sfidanti obiettivi climatici dell’agenda 2030. Occorre quindi continuare a investire su tecnologie e innovazione, sui sistemi di accumulo che garantiscono una gestione corretta dell’energia prodotta e sulla modernizzazione, resilienza e digitalizzazione delle reti che rappresentano l’architrave del sistema elettrico e della transizione energetica del Paese” ha dichiarato Nicola Lanzetta, Direttore Italia di Enel.

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