Il Parco solare delle Torri nella frazione romana di Tor Bella Monaca sarà finalmente realtà, visto che è stata pubbligata la gara, basata sul partenariato tra pubblico e privato.
Il nuovo avamposto del solare a Roma
A Tor Bella Monaca, frazione nell’area Est di Roma, troverà completamento il Parco solare delle Torri (il più grande tra quelli pubblici in Italia), con un progetto che inciderà fortemente sul paesaggio cittadino. A compendio del progetto, la posa di nuovi arbusti e alberi per la cattura del carbonio.
Come ha riportato RomaToday, infatti, c’è stata la pubblicazione del bando di gara, sulla formula del partenariato tra pubblico e privato. L’aggiudicatario della gara avrà l’onere della gestione e della manutenzione degli impianti elettrici, oltreché della realizzazione dei singoli interventi previsti. In cambio, il soggetto privato potrà disporre, per venti anni, del servizio di gestione dell’energia prodotta.
Tutta l’energia prodotta ma non consumata tornerà in rete e potrà alimentare il Municipio, attraverso la costituzione di una Comunità Energetica Rinnovabile (CER).
Caratteristiche del progetto
In primo luogo, era stata la società Engie a promuovere l’iniziativa, più di un anno fa e con un investimento di base pari a 1,5 mln di Euro. Il Parco solare delle Torri sarà il fulcro di una grande opera di ristrutturazione che avrà un impatto positivo su tutto il quartiere. Gli interventi saranno diversi, mettendo a frutto gli spazi e le strutture già esistenti.
In primo luogo, sui tre plessi della scuola Melissa Bassi, in via dell’Archeologia, saranno installati dei pannelli solari. Allo stesso tempo, si lavorerà per ingrandire e razionalizzare gli spazi verdi limitrofi, non senza un certo impatto ‘simbolico’.
L’obiettivo, in questo senso, sarà catturare quasi 4.000 chili di anidride carbonica (CO₂) in venti anni, con l’ottica di ridurre le temperature nella zona, soprattutto durante i mesi estivi. In particolare si interverrà su una superficie di 825 metri quadri, tra viale Duilio Cambellotti e via di Tor Bella Monaca e su un’altra, da 125 metri quadri, tra via Bruno Cirino e il parco limitrofo agli edifici municipali.
Nel complesso, l’infrastruttura avrà una portata di 554 Kilowatt (kW) e dovrebbe coprire all’incirca il 95,5% del fabbisogno. Si è stimato un risparmio di 170 tonnellate annue di CO₂ e di 135 tonnellate di petrolio.
Per Roma e ancor di più per la sua periferia, dunque, le rinnovabili hanno una volta di più rappresentato un’opportunità. Sia in termini di innovazione che di trasformazione di una realtà territoriale in un vero e proprio laboratorio ‘verde’, con benefici tangibili.