Secondo uno studio compiuto dall’Università di Oxford, un materiale a base di perovskite potrebbe rendere l’energia solare più accessibile, trasformando la maggior parte dei materiali in pannelli solari e superandone l’efficienza di più del 45%.
L’invenzione oxfordiana
I ricercatori del Dipartimento di Fisica dell’Università di Oxford hanno creato cella solare composta da strati di perovskite che potrebbe rendere fotovoltaiche quasi tutte le superfici.
La sperimentazione è durata 5 anni. In questo lasso temporale l’efficienza di conversione della potenza del fotovoltaico è passata dal 6% a 27%. Secondo lo studio potrebbe superare il 45% di efficienza di conversione.
Uno degli aspetti più innovativi della tecnologia è la sua sottigliezza. Con uno spessore di poco superiore a un micron, il materiale è quasi 150 volte più sottile di una tradizionale lastra di silicio. Tale sottigliezza lo rende anche estremamente flessibile.
Il fotovoltaico fatto di perovskite
Il nuovo materiale è stato definito ‘perovskite a film sottile’. Usa un approccio a strati sovrapposti’ per generare quantità crescenti di elettricità solare, senza la necessità di moduli solari a base di silicio.
Questa nuova tecnologia impila diversi strati assorbenti la luce in una singola cella solare, sfruttando una gamma più ampia dello spettro luminoso e consentendo di generare più energia dalla stessa quantità di luce solare.
La ricerca dimostra che usando materiali come la perovskite è possibile ottenere prestazioni superiori al silicio, nonché impianti solari più flessibili.
Con l’utilizzo della perovskite il numero di fonti da cui poter ottenere superfici fotovoltaiche potrebbe essere molto più alto, a tal punto da rivoluzionare il modo stesso in cui si crea e si utilizza l’energia solare.
Lo stato dell’arte della ricerca
A differenza dei fotovoltaici attuali, generalmente applicati su pannelli in silicio, questo nuovo materiale può essere utilizzato su quasi tutte le superfici, riducendo ulteriormente i costi dell’energia solare e favorendo la sua affermazione come forma di energia rinnovabile più sostenibile.
La perovskite potrebbe dunque rendere qualsiasi superficie esposta al sole una potenziale fonte di energia pulita, rendendo più facile e la riduzione delle emissioni di CO2.
Gli scienziati prevedono che ulteriori progressi nella ricerca potranno portare a ulteriori risparmi sui costi, poiché materiali innovativi come la perovskite a film sottile ridurranno la dipendenza dai pannelli in silicio e dagli impianti solari specializzati.
La tecnologia però è ancora in fase di ricerca e l’università non menziona la stabilità a lungo termine dei pannelli realizzati in perovskite. La perovskite ha infatti dimostrato una stabilità limitata rispetto alla tecnologia fotovoltaica tradizionale a causa della sua sensibilità all’umidità.