Le risorse extra messe a disposizione dal PNRR per il Parco Agrisolare hanno dato i risultati sperati. Chiuso lo scorso 14 ottobre, il terzo bando ha registrato oltre 3.700 richieste di contributo, per un valore totale di 266 milioni di euro. Ora l’obiettivo è assegnare tutti i 550 milioni di euro residui entro dicembre 2024 come previsto dal Piano di Resilienza.
Il terzo Bando Agrisolare
Grande successo del terzo bando per il Parco Agrisolare, il programma che incentiva l’utilizzo del fotovoltaico ad uso agricolo, soprattutto nelle regioni del Mezzogiorno. Chiuso lo scorso 14 ottobre con oltre 3.700 richieste di contributo, il terzo avviso si è dimostrato molto più efficace dei precedenti, in particolare del primo, scarsamente popolato. 266 milioni di euro il valore complessivo messo a disposizione stavolta, budget che supera quello previsto inizialmente (250 milioni), ma raggiungibile grazie alle nuove dotazioni di bilancio adottate quest’anno per la misura PNRR, le stesse che hanno reso possibile una nuova call.
Risorse extra
L’integrazione di ulteriori fondi ha, infatti, ricevuto il via libera della Commissione Europea ad agosto, per un totale di 850 milioni di euro, portando le risorse complessive del Parco Agrisolare a circa 1.800 milioni di euro. L’incremento degli incentivi ha, inoltre, consentito lo scorrimento delle graduatorie del secondo Bando (2023) e permetterà di aprire nuove opportunità nel Sud Italia, in direzione di un’agricoltura sempre più sostenibile grazie all’energia rinnovabile.
Assegnazione dei fondi per il Bando 2
In una nota, il Gestore fa sapere che l’allocazione delle risorse per il Bando 2 del Parco Agrisolare è stata suddivisa come segue:
- Tabella 1 A: assegnati oltre 920 milioni di euro sui 1.078 milioni iniziali;
- Tabella 2 A: stanziati più di 204 milioni di euro su 300 previsti;
- Tabella 3 A: assegnati oltre 48 milioni rispetto ai 59 milioni previsti;
- Tabella 4 A: destinati più di 201 milioni di euro rispetto ai 225 iniziali.
Ora l’obiettivo è assegnare tutti i 550 milioni di euro residui entro dicembre 2024 come previsto dal Piano di Resilienza. Sarà stesso il GSE (Gestore dei Servizi Energetici) a svolgere l’attività istruttoria e, dunque, supervisionare il processo di valutazione delle domande.
Criteri di Valutazione e Priorità di Accesso alle Risorse
Per garantire l’efficienza nella distribuzione dei fondi, le domande vengono analizzate seguendo l’ordine di presentazione. Le richieste che presentano una documentazione completa vengono esaminate per prime, mentre le altre sono valutate in una fase successiva, previa integrazione. Per le richieste idonee, il GSE invierà provvedimenti di ammissione. Le richieste non ammissibili riceveranno invece un provvedimento di esclusione. Le domande ammissibili, ma in posizione non utile potranno accedere ai fondi solo in caso di eventuali rinunce di altre iniziative, attraverso una comunicazione di idoneità.