Le aree agricole non sono idonee all’installazione di pannelli fotovoltaici. Con grande sorpresa di tutti gli imprenditori agricoli che avevano deciso di investire in fotovoltaico, la bozza del nuovo DL Agricoltura promosso dal Ministro Francesco Lollobrigida impone lo STOP al solare su suolo destinato all’agricoltura. Che fine faranno i sistemi ibridi incentivati dal PNRR e dal Decreto sull’ agrivoltaico?
La bozza del nuovo DL Agricoltura
Solare e agricoltura non andranno a braccetto. Chi pensava che la realizzazione di impianti fotovoltaici, e dunque la produzione di energia rinnovabile, sposasse a pieno le esigenze dell’attività agricola si sbagliava di grosso. Il draft del nuovo DL agricoltura, che presto andrà in discussione in CdM, parla chiaro: i pannelli solari nuocciono alle colture.
La contraddizione con gli incentivi all’agrivoltaico innovativo
In piena contraddizione, o quasi, con un altro Decreto, emanato sempre dallo stesso Governo, che promuove la realizzazione di almeno 1,04 GW di impianti agrivoltaici su suolo destinato all’agricoltura, l’Articolo 6 della bozza del nuovo provvedimento proposto dal Ministro Francesco Lollobrigida introduce disposizioni finalizzate a limitare l’uso del suolo agricolo. Lo scopo sembra essere quello di limitare l’installazione di impianti che in qualche modo vadano ad interferire negativamente con le attività di coltivazione. Eppure la normativa pone diversi dubbi di natura interpretativa, dato che la soluzione al problema della coesistenza tra i due “business” esiste ed è rappresentata dall’agrivoltaico.
L’Articolo 6 del Decreto
Lo stop al fotovoltaico agricolo farebbe comunque salvi i procedimenti di autorizzazione in corso alla data di entrata in vigore del decreto, ma il punto non è questo. Ci si sarebbe aspettati che una legge riguardante un settore tanto delicato quanto “naturale” come quello agricolo, andasse in direzione dei processi di decarbonizzazione in atto. Nel testo del nuovo Decreto ancora in discussione, invece, si legge:
“All’articolo 20 del decreto legislativo 8 novembre 2021, n. 199, dopo il comma 1 è aggiunto il seguente:
‹‹1-bis. Le zone classificate agricole dai vigenti piani urbanistici sono aree non idonee all’istallazione degli impianti fotovoltaici con moduli collocati a terra di cui all’articolo 6-bis, lettera b) del decreto legislativo 3 marzo 2011, n. 28. I procedimenti di autorizzazione in corso alla data di entrata in vigore del presente decreto sono conclusi ai sensi della normativa previgente››. “
Il freno ai benefici dell’agrivoltaico
Il testo del decreto dovrà ora essere valutato dalla Conferenza Stato-Regioni, ma sembra evidente che alla vigilia delle elezioni europee, il Governo Meloni abbia deciso di non fare più orecchie da mercante alle vecchie (ed anacronistiche) richieste di Coldiretti. Il rischio è quello di imporre un forte arresto alla valorizzazione dei benefici derivanti dal connubio tra produzione energetica ed agricola.