Grazie alla nuova tecnologia solare sperimentata dal CEO di RayGen, Richard Payne, si può stoccare energia green a lungo termine e a dei prezzi bassi. Di cosa si tratta?
Una nuova tecnologia per il fotovoltaico
Quella messa a punto da Richard Payne, CEO del fornitore energetico australiano RayGen, è una nuova tecnologia per il fotovoltaico che potrebbe risolvere problemi di prezzi troppo alti.
Con questo progetto, nasce infatti il primo impianto di energia solare e di stoccaggio a Carwarp, località situata a Victoria nel sud dell’Australia, che combina 4 MW di fotovoltaico ad alta efficienza e 2,8 MW e 50 MWh di stoccaggio a lungo termine.
A supportare l’idea anche altre società, tra quali la Equinor in Norvegia, e la Chevron Corporation in America.
Le caratteristiche
Ma quali sono le principali caratteristiche? La tecnologia RayGen comporta l’utilizzo di alcuni specchi per indirizzare i raggi e focalizzare un ricevitore centrale di moduli fotovoltaici che sono quasi 2.000 volte più potenti dei pannelli solari tradizionali, e in grado di stoccare molta più elettricità.
Ma non è finita qui. Vengono anche utilizzati due pozzi, ciascuno a una profondità di 15-20 metri, per immagazzinare energia termica sotto forma di acqua calda e fredda.
Thermal Hydro
Adoperando questo nuovo sistema di deep storage, un’altra società australiana del settore, la Photon Energy, ha ideato un innovativo progetto di stoccaggio a basso costo su larga scala e di lunga durata dal nome ‘Thermal Hydro‘, che comporta sempre l’utilizzo del fotovoltaico a concentrazione, come richiesto dalla tecnologia di Payne.
Questa ulteriore iniziativa, dimostra quanto il metodo della RayGen abbia catturato l’interesse di molti, anche di importanti operatori come l’Agenzia australiana per le energie rinnovabili (ARENA), che ha creduto fin dall’inizio in questa tecnologia nazionale e finora ha erogato 38 milioni di dollari in cinque diversi round di finanziamento per poterla mettere in campo.