Il CSIRO punta a raggiungere nuovi record in termini di efficienza energetica, grazie a delle nuove celle solari in perovskite completamente stampate roll-to-roll. Si tratta di tecnologie al 100% innovative, che potrebbero essere impiegate in dei modi che, fino a qualche anno fa, sembravano inimmaginabili.
Tecniche di roll-to-roll
La Commonwealth Scientific and Industrial Research Organization (CSIRO) sta lavorando per commercializzare celle solari in perovskite progettando un sistema automatizzato che potrebbe ancor di più consolidarne i benefici.
L’ultima innovazione dell’agenzia governativa australiana infatti è diversa da quelle presentate precedentemente, essendo costituita da componenti completamente stampati con inchiostri e utilizzando tecniche di roll-to-roll. Ma di cosa si tratta nello specifico?
Cercare partner industriali
Parliamo di celle stampate su un supporto plastico, talmente sottile e flessibile, da poter essere arrotolato e srotolato come un rotolo. Tutto questo, permette di rendere più efficiente la catena di produzione dei pannelli, offrendo alla fine degli ottimi risultati in termini energetici.
Il CSIRO sta attualmente lavorando per cercare partner industriali per lo sviluppo di tali dispositivi, con la consapevolezza di poter ottenere dei successi mai visti prima d’ora, anche al fine anche di ottenere dei vantaggi economici e ambientali per tutto il campo dell’energia solare.
Abbattere i costi
La ricerca condotta dal team australiano è stata pubblicata sulla rivista accademica Nature Communication, e potrebbe abbattere i costi legati alla produzione delle celle fotovoltaiche, oltre che prevedere la possibilità di utilizzare questi sistemi per varie applicazioni.
A differenza infatti dei tradizionali pannelli al silicio, troppo rigidi e pesanti, le tecnologie stampate in questo modo vantano un’eccezionale flessibilità e portabilità, consentendo un’implementazione anche nell’edilizia urbana, nelle operazioni minerarie, nella gestione delle emergenze e persino nello spazio.
Il dr. Chesman, parte del gruppo di ricerca, ha spiegato come la tecnica del roll-to-roll potrebbe davvero dar vita a nuove cellule da realizzare su larga scala, sfruttando dei metodi già ampiamente utilizzati nell’industria della stampa, e che potrebbero fare la differenza nel mondo fotovoltaico.
Produrre e testare oltre 10.000 celle solari al giorno
In questo modo infatti, il CSIRO ha avuto modo di produrre e testare oltre 10.000 celle solari al giorno, arrivando dunque a un risultato che sarebbe impossibile da ottenere manualmente, e dal costo contenuto.
L’ambizione è quella di ottenere ulteriori miglioramenti su queste innovazioni, che hanno raggiunto efficienze di conversione del 15,5% e che sono sicuramente da incrementare. Con il sistema del roll-to-roll si spera intanto di poter trasformare piccole unità di laboratorio in dispositivi di grandi dimensioni più economici, da poter poi distribuire poi a livello internazionale.
Al lavoro condotto dai ricercatori australiani dunque, in collaborazione con scienziati dell’Università di Cambridge, Monash, Sydney e del New South Wales, che hanno sostituito i costosi elettrodi metallici delle celle con elettrodi di carbonio stampati, si potranno aggiungere nuovi studi da qui ai prossimi anni, per raggiungere dei rendimenti più alti e avere così nuove sfide da superare.