Semaforo verde dell’Ufficio federale dei trasporti UFT (che rientra nel DATEC, il Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e della comunicazione) al primo impianto solare rimovibile del Paese, da collocare tra le rotaie di una ferrovia. Approntato un progetto pilota nei pressi della linea ferroviaria di Travers-Fleurier-Buttes di Neuchâtel-Pontarlier. A più ampio raggio, l’intento della Svizzera è quello di investire con sempre più vigore sulle fonti energetiche rinnovabili e compiere la transizione verso una società a zero emissioni.
Binari ferroviari che producono energia solare
Ci siamo. Il primo impianto solare su rotaie sta per diventare realtà. Parliamo di un’applicazione più che mai concreta in Europa, precisamente in Svizzera, dove l’Ufficio federali dei trasporti UFT (parte integrante del DATEC, il Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e della comunicazione) ha dato il suo placet – a seguito di circostanziate valutazioni e test effettuati – al primo impianto solare rimovibile del Paese, brevettato in collaborazione con l’EPFL, l’Istituto federale svizzero di tecnologia di Losanna.
Un impianto solare da collocare (appunto) tra le rotaie di una ferrovia. Già approntato il progetto pilota, guidato dalla lungimirante startup Sun-Ways (con sede a Ecublens, nel Cantone di Vaud) nei pressi della linea ferroviaria di Travers-Fleurier-Buttes di Neuchâtel-Pontarlier, che dovrebbe diventare operativo entro la primavera del 2025. Calendario alla mano, dunque, da qui a 7-8 mesi.
Come funzionano i pannelli solari su ferrovia
Il primo passo della startup elvetica è stato quello di collaborare con esperti di ingegneria meccanica dell’ateneo HEIG-VD; l’intento dichiarato: acquisire una serie di valutazioni indipendenti dei prototipi sia per fugare ogni perplessità in materia di sicurezza sia per comprendere, fino in fondo, il potenziale innovativo dell’uso dell’infrastruttura ferroviaria per generare energia solare.
All’atto pratico, i pannelli solari (larghi un metro) possono essere posizionati con semplicità tra i binari e fissati attraverso un meccanismo a pistone. L’installazione viene eseguita in modo meccanico da un treno sviluppato dalla società di manutenzione di binari Scheuchzer (la stessa manutenzione dell’impianto solare non desta preoccupazioni: la sua natura rimovibile, infatti, permette di lavorare facilmente senza dover sospendere il traffico ferroviario).
Pian piano che avanza, il treno dispone i pannelli solari lungo i binari “al pari di un tappeto che viene srotolato, scongiurando poi qualsiasi impatto visivo o ambientale”, spiega Sun-Ways (società che fa leva sul sostegno di una decina di aziende partner e di Innosuisse, l’Agenzia svizzera per la promozione dell’innovazione. Parliamo di uno spazio, quello tra le rotaie dei binari ferroviari, sufficientemente ampio da poter collocare pannelli solari di dimensioni standard senza ostruire il movimento dei treni.
“In questo modo – illustra il cofondatore della società, Baptiste Danichert – potremmo produrre parte dell’elettricità di cui necessitiamo”. Parla al plurale Danichert, considerando che la Svizzera sta investendo sulle rinnovabili per compiere la transizione energetica verso una società senza emissioni. Un tema assai delicato, questo, considerando che a metà settembre del 2023 l’Agenzia Internazionale dell’Energia ha presentato a Berna un’analisi circoscritta del sistema energetico nazionale, sottolineando come la Svizzera sia indietro sulle rinnovabili e offrendo raccomandazioni per accelerare lo sviluppo in merito.
I numeri del progetto pilota di Sun-Ways
L’iniziativa prevede 48 pannelli solari con una capacità complessiva di 18 kWp, per una produzione stimata di 16.000 kWh all’anno. Il costo totale del progetto è stimato a 621.800 euro, interamente finanziati mediante collaborazioni con stakeholder locali. Forte di un potenziale stimato di produzione solare di 1 TWh all’anno dai 5.000 chilometri di ferrovia del Paese alpino, Sun-Ways sarebbe così in grado di fornire energia pulita equivalente al consumo di circa 300.000 famiglie.
Le previsioni indicano che questa iniziativa potrebbe ridurre le emissioni di anidride carbonica di oltre 200.000 tonnellate ogni anno e, al contempo, appagare fino al 30% del fabbisogno elettrico del comparto dei trasporti pubblici in Svizzera. E se l’obiettivo dichiarato da Sun-Ways è quello di espandersi in altri paesi europei (su tutti: l’Italia, l’Austria e la Germania) nonché negli Stati Uniti e in Asia, va detto che almeno altre due società del Vecchio Continente, l’italiana Greenrail a Milano e la tedesca Bankset con sede a Monaco di Baviera, sono al lavoro su pannelli solari da installare lungo i binari ferroviari.