Il Gruppo Ferrovie dello Stato mette in pratica gli ambiziosi obiettivi del Piano industriale 2022-2031. Con i primi 2 bandi per generare energia green da fonti rinnovabili, si realizzeranno circa 60 impianti fotovoltaici in tutta Italia. Complessivamente verranno investiti 1,6 miliardi, per una potenza di 2GW entro il 2027.
1,6 miliardi per l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili
La visione strategica in campo industriale e, dunque, energetico, di Ferrovie dello Stato, sostenuta da un piano di investimenti decennale (2022-2031) di oltre 190 miliardi, sta per vedere i primi risultati concreti. Il Gruppo italiano che, grazie agli ambiziosi obiettivi di neutralità carbonica fissati al 2040, è entrato a far parte della lista delle aziende europee più impegnate nella lotta al cambiamento climatico, ha infatti annunciato un investimento di circa 1,6 miliardi per l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili.
Soddisfare il 40% del fabbisogno di energia elettrica del Gruppo
L’obiettivo di breve periodo è installare 2GW di impianti a energia solare ed eolica entro il 2027, una capacità sufficiente a coprire il 40% del fabbisogno di energia elettrica del Gruppo. Per il 2040, invece, la domanda del colosso del trasporto ferroviario dovrebbe essere interamente soddisfatta da fonti energetiche rinnovabili. Come? Al momento ci sono due bandi che fanno ben sperare. Il primo, suddiviso in 4 lotti è già partito, il secondo sarà pubblicato in autunno.
130 milioni per 20 nuovi impianti fotovoltaici
Il programma per la produzione di energia elettrica green del Gruppo FS, è entrato nel vivo con la pubblicazione del bando, all’inizio dell’anno, sulla Gazzetta ufficiale europea, per la realizzazione di 20 nuovi impianti fotovoltaici sul territorio italiano. Un’iniziativa da 130 milioni di euro. Il lancio del secondo bando è previsto dopo l’estate, e servirà ad avviare progettazione e sviluppo di altre 40 centrali rinnovabili. Grazie a queste operazioni, Ferrovie conta di ridurre più velocemente le emissioni di C02, arrivando ad eliminarne il 6% all’anno, uno dei traguardi stabiliti per la mobilità su rotatie dall’Agenzia Internazionale per l’energia (IEA).
300 megawatt di potenza nel 2024
Già con il secondo bando, la potenza erogata dovrebbe superare i 300 megawatt nel 2024, per poi raggiungere i 2 GW nel 2027. Le infrastrutture, il cui fine è generare energia per la trazione dei treni, saranno costruite in zone adiacenti alle sottostazioni elettriche ferroviarie, con l’individuazione di apposite aree di proprietà RFI (la società di FS gestore dell’infrastruttura ferroviaria e capofila del Polo Infrastrutture del Gruppo) e Anas (la società delle strade del Polo Infrastrutture). Sorgeranno su 30 milioni di metri quadrati di aree non funzionali alla rete ferroviaria o stradale, adiacenti alla rete di trasmissione, e serviranno anche a valorizzare aree urbane, immobili e terreni di proprietà del Gruppo.
2100 Pannelli solari nella stazione di Roma Termini
Nel Piano 2022-2031 è previsto anche il rinnovo in chiave green delle singole stazioni ferroviarie. Un intervento riguarderà a breve anche Roma Termini, con l’installazione di un maxi- parco fotovoltaico composto da circa 2.100 pannelli solari. L’impianto, collegato alla rete di distribuzione elettrica in bassa tensione della stazione, avrà una potenza totale di 1 MW di picco a regime e costerà al Gruppo 2,5 milioni di euro.