Mentre i rappresentanti dell’industria solare europea descrivono come una minaccia i volumi e i prezzi concorrenziali della tecnologia di settore proveniente dalla Cina, l’esecutivo dell’Unione si rimbocca le maniche per reagire. La Commissione fa sapere di essere in contatto con tutti i soggetti coinvolti nella catena di approvvigionamento.
La crisi dei produttori europei di fotovoltaico
La Commissione europea sta valutando diverse misure di sostegno ai produttori di pannelli solari. Il portavoce dell’esecutivo Ue per l’energia Tim McPhie, in risposta alle osservazioni presentate dall’Esmc, associazione che riunisce un’ottantina di imprese europee che realizzano pannelli fotovoltaici, ha ammesso in conferenza stampa, di essere a conoscenza delle difficoltà incontrate dai produttori di apparecchiature solari fotovoltaiche in Europa, e di stare lavorando a una possibile soluzione. Il rappresentante ha dichiarato che la Commissione è più che consapevole della situazione e segue da vicino gli sviluppi del mercato. A detta di McPhie, l’Organo sarebbe in contatto regolare con tutti i soggetti coinvolti nella catena di approvvigionamento delle energie rinnovabili, che attualmente soffrono la concorrenza della Cina, sia in termini di volumi che di prezzi.
Misure a sostegno delle imprese
Nel suo appello, l’European solar manufactoring council, ribadisce che l’industria europea della produzione solare fotovoltaica si trova ad affrontare una minaccia esistenziale, a cui solo un’azione immediata da parte della politica potrebbe ovviare. Le alternative, in assenza di un intervento mirato, sono delocalizzazione all’estero o fallimento. “Abbiamo bisogno di un sostegno politico e finanziario adesso. Altrimenti saremo sopraffatti dalla concorrenza”, ha affermato Johan Lindahl, segretario generale dell’associazione.
Come intende agire l’Europa
“Il problema”, ha proseguito McPhie, “riguarda una serie di ambiti”. Per ora, quello che si sa è che il supporto al settore è previsto, oltre che da una vera e propria “alleanza per l’industria solare fotovoltaica”, lanciata nell’ottobre del 2022, anche dal Green Deal, e dal Quadro temporaneo di crisi per misure di aiuto di Stato. Secondo voci di corridoio, le misure di sostegno all’industria solare comunitaria discusse dalla Commissione potrebbero prevedere un’indagine anti-dumping sui pannelli provenienti dalla Cina, che potrebbe portare all’imposizione di dazi commerciali. In alternativa si parla anche di incentivi economici ai singoli governi affinché possano mantenere in attività le fabbriche in crisi.