L’ultimo Report pubblicato da Italia Solare, l’Associazione che riunisce i players del fotovoltaico, parla chiaro. Gli impianti connessi alla rete nel 2023 sono stati più del doppio dell’anno precedente, ed il trend positivo proseguirà indipendentemente dai driver iniziali. L’aumento registrato in termini di numerosità di impianti collegati è dell’85%, mentre in relazione alla potenza connessa, del +111%.
Impianti fotovoltaici connessi nel 2023
Nel 2023 gli impianti fotovoltaici connessi alla rete sono stati più del doppio rispetto all’anno precedente. Al 31 Dicembre risultava, infatti, che fossero connessi 373,929 impianti fotovoltaici, il 23% del totale, per una potenza pari a 5,23 GW. L’ultimo report di Italia Solare, l’associazione che riunisce i principali players del settore, parla chiaro. L’aumento registrato in termini di numerosità di impianti collegati è dell’85%, mentre in relazione alla potenza connessa, si evidenzia un incremento del +111%. Gran parte della crescita (8,56 GW) è imputabile al settore residenziale (con impianti > 20 kW), ma anche a quello commerciale ed industriale. Più nel dettaglio, il 43% (2,26 GW) della potenza connessa lo scorso anno è relativa al comparto residenziale, il 35% (1,82 GW) al C&I e il restante 22% (1,16 GW) è attribuibile al settore utility scale.
I principali driver di crescita
Secondo l’indagine, Superbonus e aumento dei prezzi dell’energia sarebbero stati i principali driver dell’incremento registrato. Il trend positivo, tuttavia, non ha registrato una battuta di arresto quando i prezzi dell’energia sono tornati a scendere e sembra tuttora seguire una direzione del tutto indipendente dai fattori scatenanti. “Il motivo – spiega Paolo Rocco Viscontini, Presidente di Italia Solare – risiede nel fatto che le imprese hanno ben compreso i vantaggi del fotovoltaico, che permette di assicurare il prezzo dell’energia per almeno 20 anni, mettendo al riparo le aziende da qualsiasi rischio di altre impennate”.
Lombardia in testa nella classifica delle regioni
Spostando l’attenzione a livello regionale, sia in termini di numerosità di impianti, sia di potenza cumulata, è sempre la Lombardia a guidare la classifica, seguita da Veneto ed Emilia-Romagna. Al 31 dicembre 2023 la Lombardia grazie a 907 MW di nuove connessioni durante l’anno passato, ha varcato la soglia dei 4 GW di potenza connessa cumulata, mentre Veneto (3,16 GW) ed Emilia-Romagna (3,03 GW) hanno superato la soglia dei 3 GW di potenza connessa cumulata e stanno raggiungendo la Puglia (3,30 GW). Osservando le connessioni avvenute durante il 2023, si nota che la maggior quota di potenza relativa al settore C&I è stata connessa nel Nord del nostro paese (Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Veneto, Trentino Alto-Adige, Friuli Venezia Giulia, Liguria ed Emilia Romagna), che ha ospitato il 67% (1.214 MW) della potenza connessa afferente a tale settore, seguito dal Centro Italia (Toscana, Marche, Umbria, Lazio, Abruzzo e Campania) con il 20% (363 MW) e da Sud e Isole (Molise, Basilicata, Puglia, Calabria, Sicilia e Sardegna) con il restante 13% (242 MW). Anche prendendo in considerazione la potenza connessa durante lo scorso anno imputabile alla taglia 1 MW < P < 10 MW, è sempre il Nord la zona ad aver ospitato più connessioni, con il 70% (515 MW) della potenza totale connessa imputabile a tale taglia, seguito da Sud e Isole e Centro con i restanti 17% (129 MW) e 14% (107 MW).
Lazio la regione con maggior potenza di impianti utility scale
E’ il Lazio, con 920MW, ad avere la maggior potenza di impianti utility scale, seguito da Puglia (848 MW) e da Sicilia (801 MW). Se invece si considerano gli impianti di taglia C&I è la Puglia a registrare la maggior potenza connessa (1.638 MW), subito dietro la Lombardia (1.197 MW) e l’Emilia-Romagna (948 MW).