Con l’arrivo dell’inverno arrivano tutte le precauzioni da adottare e le difficoltà da valutare per proteggere i propri pannelli fotovoltaici dalle precipitazioni atmosferiche, come la neve, che può ridurre di gran lunga il rendimento dell’impianto danneggiando i moduli.
Prepararsi all’inverno
I mesi invernali sono di certo i più difficili per un impianto fotovoltaico, che potrebbe essere soggetto a una miriade di problemi quali: rendimento ai minimi, componenti gelate o coperte di neve, difficoltà a intervenire a livello di manutenzione.
Conoscendo però i rischi ai quali si può andare in contro, è più facile anche prepararsi alle possibili conseguenze, e adottare così misure per prevenire eventuali danni. Così facendo, si possono anche raggiungere buone curve di rendimento durante giornate fredde ma comunque piuttosto limpide.
12 suggerimenti lanciati da ENEA
Utilizzare in modo ottimale, anche durante queste stagioni, gli impianti installati sui tetti è parte dei 12 suggerimenti lanciati da ENEA e rivolti sia agli utenti che li hanno in casa, sia a chi intende per la prima volta far uso di queste apparecchiature.
Quali sono nello specifico? Progettare l’impianto adatto tenendo conto dei componenti; massimizzare l’orientamento e l’inclinazione dei pannelli; evitare le ombre proiettate sui moduli dagli edifici e dagli alberi; dimensionare l’accumulo installando la giusta batteria; abbinare l’impianto a una pompa di calore; posizionare ottimizzatori e inverter; adottare nuove abitudini; utilizzare soluzioni di domotica; monitorare i propri consumi; effettuare la manutenzione; essere parte di una comunità energetica rinnovabile; considerare il Plug&Play (kit da balcone se hai difficoltà a eseguire installazioni sul tetto).
I consigli dell’Agenzia mirano a sottolineare quanto il fotovoltaico rappresenti una valida soluzione per risparmiare in bolletta e salvaguardare l’ambiente anche durante l’inverno, perché i moduli funzionano bene anche con l’arrivo delle temperature più basse considerando che l’energia prodotta dipende dalla luce del Sole, e non dall’intensità del suo calore.
Sicuramente, in determinati periodi dell’anno i pannelli generano meno elettricità essendo inferiori le ore di luce e più frequenti le giornate nuvolose o piovose, ma rivedendo i propri consumi la situazione potrebbe migliorare, come suggerito da Nicolandrea Calabrese, responsabile del Laboratorio ENEA di Efficienza energetica negli Edifici e Sviluppo Urbano.
E quando c’è la neve?
E quando c’è la neve invece? Come bisogna proteggere la propria struttura? In questo caso, quando si è al corrente che bisogna installare un impianto in una zona soggetta a tali precipitazioni, serve una progettazione accurata.
Chi ha il compito di montare l’opera infatti, deve anche piazzare un sistema antineve che possa preservare l’integrità dei componenti e massimizzare, al contempo, il rendimento dell’impianto. Altra alternativa invece è adottare dispositivi appositi, chiamati ‘scioglineve’, che non sono altro che dei moduli riscaldati che accelerano lo scioglimento del ghiaccio.
Poi, dettaglio da non sottovalutare, è il grado di inclinazione dei pannelli, dai quali può dipendere un minor impatto sia della neve che della grandine, e la pulizia costante per rimuovere ogni eventuale residuo o accumulo.