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Eolico e solare, la Cina punta a 380 GW entro il 2025. Il Report

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Intenzionata a raggiungere i 230 gigawatt (GW) di installazioni eoliche e solari quest’anno, la Cina si appresta a diventare leader del mercato globale delle energie rinnovabili. Un numero di installazioni che è pari a più del doppio di quelle statunitensi ed europee messe insieme, secondo il Rapporto di Wood Mackenzie dal titolo “How China became the global renewables leader”.

Rinnovabili, la Cina accelera

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Pechino guarda al futuro, quello più sostenibile, annunciando obiettivi ancora più ambiziosi rispetto al passato, soprattutto per accelerare l’elettrificazione pulita su tutto il territorio nazionale tramite una maggiore capacità di impianti fotovoltaici ed eolici.

Secondo un nuovo Rapporto di WoodMackenzie, mentre i Paesi occidentali e non solo chiedono di rallentare la transizione energetica ed ecologica, perché i tempi sono troppo stretti e i costi enormi, la Cina al contrario vuole correre più rapidamente e ha annunciato un aumento del 43% di nuova capacità installata entro il 2025, portandola a 380 GW.

Un obiettivo davvero sfidante, che comporta anche investimenti di tutto rispetto, come i 140 miliardi di dollari che solo quest’anno saranno destinati a progetti eolici e solari.

Più reti e storage

Ma non solo, perché c’è necessità di incrementare la capacità di stoccaggio dell’energia elettrica generata da fonti pulite e secondo le stime del Report raggiungerà i 67 GW entro la fine di quest’anno e i 300 GW entro il 2030.

Solo per l’anno in corso sono attesi in Cina 230 GW di capacità installata da impianti di fonti energetiche rinnovabili, circa il doppio di quanto potranno fare gli Stati Uniti e l’Unione europea messi assieme.

Il gigante asiatico ha anche pianificato investimenti in nuove reti elettriche di trasmissione e distribuzione per 455 miliardi di dollari dal 2021 al 2025, il 60% in più rispetto a dieci anni fa.

La scelta di incrementare la presenza di infrastrutture energetiche di trasmissione a lunga distanza, ad esempio, ha permesso di sbloccare altri 100 GW di rinnovabili nell’entroterra del territorio cinese.

La Cina non farà a meno dell’energia sporca

Una Cina più green? Si, ma in prospettiva.
Non bisogna infatti dimenticare che la Cina ha investito enormi risorse finanziarie su carbone, petrolio e gas.

Nel primo semestre di quest’anno, Pechino ha dato il via libera a 52 GW di nuova potenza a carbone, un numero superiore a tutte le autorizzazioni rilasciate nel 2021. E sono in costruzione impianti a carbone per una capacità pari a 136 GW.

Secondo dati diffusi dall’Energy Institute Statistical Review of World Energy, l’82% di tutta l’energia consumata in Cina nel 2022 è stata generata da fonti sporche come carbone, appunto, petrolio e gas naturale.

Giornalista

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