Grazie all’Inflaction Reduction Act gli USA proseguono la corsa verso l’indipendenza energetica e la decarbonizzazione dei processi. Su questa scia anche la realizzazione della nuova Gigafactory del Tennessee, un’opera da un miliardo di dollari affidata alla Highland Materials.
Una Gigafactory da 1 miliardo di dollari
Una struttura di circa 370 mila metri quadrati per un costo complessivo di 1 miliardo di dollari. Si tratta dell’enorme Gigafactory che Highland Materials, leader globale nella produzione di materiali per il fotovoltaico, si appresta a realizzare nello stato del Tennessee, grazie alla sovvenzione federale ricevuta dall’ Inflation Reduction Act.
La produzione del polisilicio
La struttura, che dovrebbe sorgere presso il Phipps Bend Industrial Park, a Surgoinsville, sarà specializzata nella produzione green di polisilicio, un elemento fondamentale per le celle fotovoltaiche.
Più nel dettaglio, l’impianto è pensato per ampliare ad una temperatura decisamente inferiore, e dunque con un minore impatto ambientale, il processo di fusione di alluminio-silicio, che in genere avviene a circa 800 gradi Celsius.
I principali metodi esistenti
Ad oggi, i due metodi principali impiegati per la produzione del polisilicio sono il ‘processo Siemens‘ e la tecnologia del ‘reattore a letto fluido‘, entrambi ad alta intensità energetica e molto inquinanti, soprattutto a causa delle sostanze chimiche volatili di cui necessitano. Highland Materials, invece, produrrà il polisilicio con un terzo dell’elettricità attuale, senza utilizzare sostanze chimiche pericolose. Si parla di circa 80 megawatt di potenza per produrre 16.000 tonnellate di polisilicio.
La fabbrica riceverà il silicio grezzo, estratto dal quarzo, tramite rotaia, generando pezzi di polisilicio, che potranno poi essere trasformati in lingotti e wafer per celle solari all’interno di pannelli e batterie agli ioni di litio con anodi di silicio.
Altri progetti simili negli USA
Il progetto non è il primo del suo genere negli USA, e come gli altri ha lo scopo di ridurre drasticamente la dipendenza degli Stati Uniti da fonti fossili come carbone, gas e petrolio.
Si stima che nella Gigafactory lavoreranno oltre 400 persone.