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AuREUS: pareti degli edifici utilizzate come pannelli solari ecologici, anche senza la luce del Sole

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Uno studente di ingegneria elettrica dell’Università di Mapúa, nelle Filippine, ha ideato un modo per trasformare le pareti e le finestre di grandi edifici in dei pannelli solari realizzati con gli scarti alimentari, in grado di genere energia anche senza la luce del Sole. 

Dei pannelli solari ecologici innovativi

Carvey Ehren Maigue, vincitore del James Dyson Sustainability Award e studente dell’Università di Mapúa, ha inventato dei pannelli solari ecologici davvero innovativi e chiamati AuREUS (acronimo di Aurora Renewable Energy and UV Sequestration), trasformando le pareti e le finestre di grandi edifici in fonti di energia perpetue. 

Per costruire questi sistemi, sono stati utilizzati scarti di frutta e verdura, in grado di assorbire la luce UV, non visibile a occhio nudo, e convertirla in elettricità per mezzo di una pellicola solare, anche nelle giornate un po’ più nuvolose. 

La vera novità della tecnologia AuREUS

La vera novità è dunque non avere più costante bisogno della luce solare giornaliera, in modo da poter i avere a disposizione energia illimitata anche con condizioni climatiche non al 100% favorevoli.

Il primo prototipo presentato per il James Dyson Sustainability Award

Il primo prototipo è stato presentato da Maigue durante la presentazione per il James Dyson Sustainability Award, manifestazione annuale che premia quei giovani che si sono distinti nel trovare soluzioni per risolvere i problemi ambientali e per un futuro più green. 

In quell’occasione, lo studente ha utilizzato un pannello verde lime di 3 metri per 2, installato nella finestra del suo appartamento, dimostrando quanto fosse in grado di generare l’elettricità sufficiente per ricaricare due telefoni al giorno. 

Alimentare interi edifici, ridurre i costi e mitigare gli impatti del cambiamento climatico

Per Maigue, se questa tecnologia fosse prodotta su larga scala, si potrebbero ottenere la corrente necessaria ad alimentare anche interi edifici, e si potrebbero ridurre i costi oltre che mitigare gli impatti del cambiamento climatico, sostenendo le comunità agricole locali e contribuendo a ridurre l’esposizione delle persone alle malattie indotte dalle radiazioni. 

Il suo prossimo obiettivo? Installare AuREUS in una piccola clinica medica situata sull’isola di Jomalig, al largo della costa delle Filippine, spesso soggetta a delle interruzioni di corrente durante le tempeste. 

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