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Arrivano a Porto Rico 100 MW di batterie di accumulo e pannelli resistenti a venti da 100 km/h

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La compagnia australiana 5B, con base nel Nuovo Galles del Sud, ha di recente ottenuto un importante contratto da 69 MW a Jobos, nella parte occidentale di Porto Rico. L’obiettivo? Installare 100 MW di batterie di accumulo, e rafforzare la resilienza dell’area soggetta a condizioni climatiche estreme.

I Caraibi

Come si può immaginare, i Caraibi vantano un clima piuttosto promettente per lo sviluppo delle rinnovabili e, in particolare, del fotovoltaico. Bisogna però considerare che la zona è talvolta soggetta a condizioni climatiche estreme, che rischiano di mettere a repentaglio l’intera produzione energetica.

Il professore Christian Breyer, della LUT University in Finlandia, ha spiegato alla pv magazine che, se la regione fosse in grado di cogliere tutte le opportunità, potrebbe davvero diventare un centro globale per l’energia solare.

Ed è su questo fronte che la compagnia australiana 5B, con base nel Nuovo Galles del Sud, sta pensando di installare a Jobos 100 MW di batterie di accumulo e pannelli solari resistenti a venti da 100 km/h.

Di che tecnologie stiamo parlando?

Ma di che tecnologie stiamo parlando? Si tratta dei dispositivi modulari 5B Maverick noti, in particolare, per la capacità di ridurre i tempi di montaggio del 70%, oltre che per la loro estrema resistenza.

Tali pannelli infatti possono essere dispiegati rapidamente grazie a una struttura pieghevole, che incorpora circa 90 moduli solari che garantiscono un’elevata densità energetica.

Quest’ultima infatti, risulta raddoppiata fino al 98% rispetto ai classici sistemi con inseguitore, e del 87% rispetto a quelli fissi.

Le aspettative

Le aspettative sui risultati finali sono tante. L’azienda australiana difatti si è già impegnata a fornire 1.392 pannelli così realizzati a Jobos. Sulle tempistiche di installazione, ciò che caratterizza i Maverick 5B è proprio la possibilità di essere smontati con facilità, per poi ricollocarli in un nuovo sito se necessario.

Riuscirà tutto questo a spingere il Porto Rico a recuperare i ritardi sul campo delle rinnovabili? Il territorio nordamericano infatti, consuma quasi 70 volte più energia di quanta ne produca. Eppure, il suo obiettivo sarebbe alimentare l’intera rete elettrica, colpita spesso dagli uragani, solo con elettricità pulita entro il 2050.

Dispositivi innovativi in grado di contrastare le emergenze climatiche

Per riuscirsi però, l’isola dovrà fare di più, con i pannelli 5B Maverick che sarebbero di grande aiuto. Sono proprio dei dispositivi innovativi in grado di contrastare le emergenze climatiche, non sempre prevedibili, che potrebbero far la differenza, sfruttando anche elementi positivi come la presenza di forti venti.

Anche l’International Solar Energy Society prevede infatti che regioni in cui non si registrino onde superiori a 6 metri o venti più forti di 15 m/s potrebbero generare fino a un milione di TWh all’anno, soprattutto grazie alle tecnologie fotovoltaiche galleggianti offshore.

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