Il provvedimento che consentirà la realizzazione del Parco Agrisolare, prevista dalla Missione 2, Componente 1 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, è stato approvato a Bruxelles in via definitiva. Il decreto sancisce l’erogazione di contributi a fondo perduto (del valore complessivo di 1 miliardo) per la realizzazione di impianti fotovoltaici su edifici a uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale.
Finanziamenti a fondo perduto fino all’80%
Via libera della Commissione europea al nuovo Decreto per la diffusione dell’agrisolare in Italia. Il provvedimento al varo di Bruxelles, ha ricevuto l’ok definitivo, e consentirà l’erogazione di finanziamenti a fondo perduto fino all’80%, per la realizzazione di impianti fotovoltaici. Si tratta di una misura prevista dal PNRR, che dedica al settore un miliardo di euro, istituendo un nuovo regime di aiuti per interventi su edifici a uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale.
Favorire lo sviluppo delle rinnovabili e ridurre i costi di produzione
L’obiettivo della nuova legge è favorire lo sviluppo delle energie rinnovabili e la riduzione dei costi di produzione delle imprese. Le spese per l’approvvigionamento energetico, infatti, in media rappresentano oltre il 20% dei costi variabili a carico delle aziende. La possibilità di autoprodurre energia da fonti rinnovabili utilizzando i propri fabbricati, e quindi senza alcun consumo di suolo, è, secondo le parole del ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, al contempo “un grande passo verso la sostenibilità del comparto, e un’occasione per abbassare le spese di produzione, guadagnandone in crescita e competitività”.
Gli interventi nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale
Il decreto, che a breve sarà pubblicato in Gazzetta, più nel dettaglio contempla interventi su tutto il territorio nazionale, con diverse dotazioni finanziarie in base all’ambito di azione:
- 80% di contributo a fondo perduto per le imprese agricole di produzione primaria su tutto il territorio nazionale nei limiti dell’autoconsumo, con la nuova fattispecie dell'”autoconsumo condiviso“. Dotazione finanziaria pari a circa 700 milioni di euro;
- fino all’80% di contributo a fondo perduto e possibilità di vendita dell’energia prodotta sul mercato, senza vincolo di autoconsumo, per le imprese di trasformazione di prodotti agricoli. Dotazione finanziaria pari a circa 150 milioni di euro;
- 30% di contributo a fondo perduto (con maggiorazioni per piccole e medie imprese e per aree svantaggiate) e possibilità di vendita dell’energia prodotta sul mercato, senza vincolo di autoconsumo, per le imprese agricole di produzione primaria. Dotazione finanziaria pari a circa 75 milioni;
- 30% di contributo a fondo perduto (con maggiorazioni per piccole e medie imprese e per aree svantaggiate) e possibilità di vendita dell’energia prodotta sul mercato, senza vincolo di autoconsumo, per le imprese della trasformazione da agricolo in non agricolo;
- raddoppio della potenza massima installabile che passa da 500 kw/p a 1.000 kw/p;
- raddoppio della spesa ammissibile per accumulatori che passa da euro 50.000 ad euro 100.000;
- raddoppio della spesa ammissibile per dispositivi di ricarica che passa da 15.000 a 30.000;
raddoppio della spesa massima ammissibile per beneficiario che passa da euro 1.000.000,00 ad euro 2.330.000,00 incluse le spese accessorie (es. rimozione amianto).