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Agrivoltaico, nuovo ipotetico progetto ad Alessandria: dannoso per la biodiversità del luogo?

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Diventerà forse realtà il progetto agrivoltaico da realizzare in provincia di Alessandria, su un’area complessiva di 33 ettari. Si tratta però di un intervento che potrebbe anche compromettere l’habitat circostante.

Il progetto

Il progetto al quale si sta lavorando nella Pianura Padana, in provincia di Alessandria, riguarda l’ipotetica costruzione di un parco agrivoltaico su un’area complessiva di 33 ettari, utilizzata per coltivare cereali ma non solo.

Nel territorio infatti, cosparso di vigne, si è sempre falciato il fieno e si è sempre tagliata la legna avendo massimo rispetto per la biodiversità del luogo, mantenendo dei ritmi costanti a basso impatto ambientale non comuni in ambito agricolo.

Una grande preoccupazione

Parliamo nello specifico di un luogo in cui i trattori si presentano una sola volta all’anno per la mietitura del fieno, e dove il prato e il pascolo hanno consentito a milioni di insetti, e ad altre forme viventi, di proliferare anno dopo anno.

Da tutto questo ne deriva dunque una grande preoccupazione per la progettazione di un parco fotovoltaico messo a terra, che possa in un certo qual modo intaccare quell’equilibrio che ha sempre reso questa un’oasi italiana unica nel suo genere.

Cosa succederà

Cosa succederà nello specifico non si sa ancora, considerando che dell’iniziativa non si hanno comunicazioni certe e trattandosi di qualcosa non del tutto ufficiale.

Quel che si presume è che gli ambientalisti ‘combatteranno’ di certo per prevenire questo luogo dalle conseguenze e dalle azioni della green economy, che da una parte è fondamentale per lo sviluppo delle rinnovabili e per rendere più sostenibili le attività agricole, ma che da una parte potrebbe anche causare danni alle colture e all’ambiente circostante, a causa dell’ombreggiamento dei pannelli solari.

Agrivoltaico: pericoloso o fondamentale?

Da qui sorge la domanda: l’agrivoltaico è pericoloso o fondamentale per la transizione e la sostenibilità ambientale?

Di certo, lo sviluppo del settore potrebbe promuovere la crescita delle Cer spingendo i cittadini e le imprese locali a collaborare tra loro, al fine di abbassare le emissioni di CO2. Poi, non si può sottovalutare l’obiettivo alla base di dell’installazione di pannelli solari sopra le colture: aumentarne la resa e sfruttare al meglio lo spazio disponibile, producendo così energia green senza competere per l’utilizzo del suolo.

Vantaggi e sfide associate al mondo dell’agrivoltaico

Ma non la pensano tutti così, e c’è chi teme che la produzione di elettricità pulita in tal senso possa creare una sorta di competizione tra le necessità alimentari e le esigenze energetiche.

Non è dunque semplice trovare una risposta alla questione, se non quella di cogliere a pieno tutti i vantaggi ma anche tutte le sfide associate al mondo dell’agrivoltaico, cercando di compiere le scelte più adeguate valutando pro e contro. Di certo parliamo di un settore che sta avanzando, con progetti che proseguono uno dopo l’altro e che scopriremo solo con il tempo a dove porteranno.

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