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Agrivoltaico: al via la costruzione di una nuova centrale a Novi Ligure, da 14,5 MW

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Autorizzata la costruzione della grande centrale agrivoltaica di Novi Ligure, in Piemonte. L’impianto sarà realizzato su 16 ettari di terreno a disposizione, e avrà una potenza installata di 14,5 MW grazie all’uso di circa 23.000 pannelli solari.

Il nuovo impianto

Il nuovo impianto di Novi Ligure, in provincia di Alessandria, sorgerà in un terreno di ben 16 ettari situato nei pressi di un aeroporto. Tra le principali caratteristiche, il sito avrà una potenza installata di 14,5 MW, con circa 23.000 pannelli solari a disposizione.

Tutto questo sarà poi indispensabile non solo per la produzione di energia solare ma anche per le attività agricole della zona, considerando che si prevede di coltivare a fianco della struttura erbe foraggere.

Ma non è finita qui, perché tra le ambizioni esposte dalla società Ellomay Solar Italy Sixteen di Bolzano, che ha presentato il progetto a luglio 2022, c’è anche quella di dedicarsi alla produzione di miele e alla realizzazione di due nuove cabine di consegna collegate a quella primaria di Enel.

Si parla dunque di costruire un cavidotto lungo 3,1 chilometri di media tensione (15mila volt), che interesserà tutto il centro della città di Novi Ligure.

Nuovi posti di lavoro

Con la recente autorizzazione da parte del Mase, questo progetto sarà comunque fondamentale per tutta la penisola, unito a tutte le altre infrastrutture ritenute di pubblica utilità e indispensabili per il Paese. L’iniziativa infatti, non solo potrebbe contribuire a fortificare il settore dell’agrivoltaico italiano, ma potrebbe anche determinare conseguenze positive in termini di occupazione.

Già solo nella fase di realizzazione infatti, si prevedono nuovi posti di lavoro per 141 persone, con il successivo impiego di altre 11 persone per il mantenimento dell’impianto.

Come comunicato poi dalla società di Bolzano, i pannelli saranno dotati di sistema ‘traker’, ovvero saranno in grado di orientarsi automaticamente in base alla posizione del Sole. Tutto questo dunque, non farà altro che ottimizzare l’efficienza del sistema.

E dal punto di vista ambientale?

E dal punto di vista ambientale? Si stima che l’opera possa contribuire in modo notevole agli obiettivi di decarbonizzazione nazionali, soddisfacendo il bisogno energetico annuo di oltre 7.000 famiglie.

Sfruttando poi al massimo l’habitat circostante, l’idea sarebbe anche costituire dei corridoi ecologici in grado di assolvere, oltre alla funzione di schermatura paesaggistica, anche quella di sviluppo della biodiversità locale, garantendo anche il giusto spazio alle attività di apicoltura e alla produzione di foraggio.

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