Roma, 03/07/2024 Notizie e approfondimenti sui temi dell’Energia in Italia, in Europa e nel mondo.

Petrolio, la sicurezza degli approvvigionamenti al centro delle economie mondiali. Il Report IEA

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Il Documento dell’Agenzia internazionale dell’energia delinea una panoramica completa dell’evoluzione delle dinamiche della domanda e dell’offerta di petrolio fino al 2030, con analisi dettagliate e previsioni dei fondamentali della domanda di petrolio su scala mondiale. La produzione aumenterà entro la fine del decennio, ma caleranno i consumi. Ecco perché.

Il Report sul mercato mondiale del petrolio

La domanda globale di petrolio, che includendo i biocarburanti era in media di poco superiore a 102 milioni di barili al giorno nel 2023, si stabilizzerà vicino a 106 milioni di barili al giorno verso la fine di questo decennio.

Sono le stime contenute nell’ultima edizione del rapporto annuale sul mercato del petrolio a medio termine dell’Agenzia internazionale dell’energia (IEA), che esamina nel dettaglio le implicazioni di vasta portata delle dinamiche di mercato di questo combustibile fossile per la sicurezza dell’approvvigionamento, la raffinazione, il commercio e gli investimenti.

Se da un lato sappiamo già che la crescita della domanda globale di petrolio è destinata a ridursi con il passare degli anni (siamo sempre nel medio termine), in parte per le solite tensioni geopolitiche, in larga parte anche per via della transizione energetica che avanza e dispiega così i suoi effetti sui consumi e non solo, dall’altra in molti, tra cui l’IEA, si attendono un incremento della produzione, allentando i timori dei mercati.

Mercati, l’impatto del surplus di offerta

Come si legge nel Report, “la forte domanda da parte delle economie asiatiche in rapida crescita, nonché dei settori aeronautico e petrolchimico, è destinata a far aumentare il consumo di petrolio nei prossimi anni”, ma è anche vero che questi aumenti “saranno compensati da fattori rilevanti, quali l’incremento delle vendite di auto elettriche, il miglioramento dell’efficienza del carburante nei veicoli convenzionali, il calo dell’uso del petrolio per la produzione di elettricità in Medio Oriente e i cambiamenti economici strutturali su scala globale, in particolare nelle economie avanzate”.

Secondo l’Agenzia, ci dobbiamo attendere che la capacità di offerta totale salirà a quasi 114 milioni di barili al giorno entro il 2030, ben 8 milioni di barili al giorno in più rispetto alla domanda globale precedentemente stimata.

Ne conseguono “livelli di capacità inutilizzata mai visti prima, se non al culmine dei blocchi durante l’emergenza sanitaria da Covvid-19 nel 2020/2021”. Da valutare l’impatto che questa capacità inutilizzata potrebbe avere sui mercati OPEC e non solo.

Le proiezioni di questo rapporto, basate sugli ultimi dati, mostrano un importante surplus di offerta emergente in questo decennio, suggerendo che le compagnie petrolifere potrebbero voler assicurarsi che le loro strategie e i loro piani aziendali siano preparati per i cambiamenti in atto”, ha commentato il direttore esecutivo dell’IEA, Fatih Birol.

Un trend guidato dalle economie asiatiche

Nonostante il rallentamento della crescita, è spiegato nel documento, c’è da attenersi che la domanda globale di petrolio raggiungerà entro il 2030 ancora i 3,2 milioni di barili al giorno in più, rispetto al 2023, “a meno che non vengano attuate misure politiche più forti o non prendano piede cambiamenti nei comportamenti”.

Questo trend sarà probabilmente guidato dalle economie emergenti in Asia – in particolare dal maggiore utilizzo di petrolio per i trasporti in India – e da un significativo utilizzo di carburante per aerei e materie prime provenienti dall’industria petrolchimica in forte espansione, in particolare in Cina.

Probabile, invece, che la domanda di petrolio nelle economie avanzate procederà nel suo declino decennale, scendendo da 46 milioni di barili al giorno nel 2023 a meno di 43 milioni di barili al giorno entro il 2030.

Giornalista

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