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La Corea del Sud potrebbe aumentare gli acquisti di gas e petrolio dagli USA

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Le relazioni commerciali tra USA e Corea del Sud potrebbero veder scritto un nuovo capitolo, alla luce del nevralgico interscambio del gas e del petrolio. Seoul, in particolare, potrebbe aumentare gli acquisti del fossile da Washington, in linea con le esigenze e la crescente domanda globale.

Esigenze sistemiche

La Corea del Sud, in linea con le proprie esigenze e con le prospettive sistemico-regionali dell’Asia, aumenterà le forniture di gas e petrolio, rafforzando le relazioni e accrescendo gli acquisti dagli USA. Lo ha dichiarato Ahn Duk-geun, il Ministro sudcoreano del Mercato, dell’Industria e dell’Energia, secondo quanto ha riportato la Reuters.

Il Paese asiatico è un’importante potenza energetica. Il suo mix – al 2023 – prevedeva il 23,9% di carbone, il 36,5% di petrolio, il 18,7% di gas naturale, nonché il 17% di nucleare (dati IEA). Da qui, la necessità di sostenere un’economia nazionale improntata sui servizi e sulle produzioni industriali tecnologiche.

L’instabilità internazionale e il conflitto in Asia Occidentale ha in quest’ottica costretto la Corea del Sud a rivolgersi al suo storico alleato, prossimo all’insediamento della nuova Amministrazione. Proprio gli USA, per altro, sono i principali esportatori globali di gas naturale liquefatto (GNL), avendo ormai raggiunto da più di dieci anni l’autosufficienza energetica.

L’ordine dei dati

Con riferimento al mercato interno, nel 2024 Seoul ha registrato un surplus commerciale record di 55,7 mld di Dollari con Washington. In termini di paragone, rispetto all’anno precedente si è registrato un aumento del 25,4%. Il Paese asiatico è stato il quarto acquirente mondiale di petrolio greggio e il terzo importatore di GNL.

Grande importatore, aveva poi intensificato gli acquisti dal quadrante asiatico occidentale che secondo il Ministero competente avevano raggiunto il 72% delle importazioni totali nel 2023. Nel 2021, equivalevano invece al 60% del totale.

Per quanto riguarda il GNL, gli acquisti dall’estero hanno raggiunto nel 2024 le 47,2 mln di tonnellate. Di queste, secondo i dati della società di analisi Kpler, 5,7 mln di tonnellate sono arrivate dagli USA.

Sono tutti settori che, in relazione ai numeri, hanno dimostrato un preciso assunto. Ossia, come tra le coste dell’Oceano Pacifico la politica energetica segua ormai delle rotte ben precise. Nella misura in cui la diversificazione degli approvvigionamenti è tanto fondamentale, quanto complicata, è allora che valorizzare dei legami di per sé ben saldi può offrire maggiori garanzie.

I prossimi mesi saranno nevralgici. Dopodiché, si potranno effettuare delle prime valutazioni. Il tutto, sia in relazione alle prime decisioni del nuovo Governo degli USA, che sulla bilancia commerciale sudcoreana.

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