Il prossimo mese di Marzo, sul quadrante dell’Asia, il mercato potrebbe assistere ad un aumento dei prezzi del petrolio, in virtù di un cambiamento nelle produzioni dell’Arabia Saudita. Da Riyad, in effetti, continua a dipendere una parte importante degli equilibri del settore.
Equilibri sui mercati dell’Asia
Il mese di Marzo, secondo la Reuters, potrebbe vedere una crescita dei prezzi del petrolio, in Asia, in virtù delle politiche industriali ed estrattive dell’Arabia Saudita. Da Riyad, in effetti, continua a dipendere una parte importante degli equilibri del settore. Questo, considerando anche il grande apporto asiatico alla domanda globale di gas e di petrolio.
Del resto – al 2022 – tra i Paesi maggiori esportatori di questo prodotto, al vertice si trovava proprio l’Arabia Saudita, con il 16,2% del totale del greggio esportato in tutto il Mondo. Nel complesso, il valore di tali operazioni (sempre con riferimento al 2022) ammontava all’incirca a 236 mld di Dollari.
Al contempo, però, a livello sistemico e strutturale è ormai preponderante anche la dimensione degli investimenti ‘verdi’. Con Saudi Vision 2030, in effetti, si stanno preparando sia la fase di transizione, che il futuro, oltre il fossile. Al 2022, comunque, il petrolio costituiva il 64,2% del mix energetico nazionale.
Il valore delle scelte
Membro fondatore dell’OPEC (nel 1960), ha in tal senso mantenuto una posizione di assoluto rilievo in questo comparto. Non a caso, da poco insediatosi (per la seconda volta), Donald Trump ha rivolto a Riyad alcune precise indicazioni nel merito.
Nel merito delle scelte delle prossime settimane, l’aumento sui mercati asiatici seguirebbe l’impennata che c’è stata per la crescita della domanda da parte di Cina e India. Il tutto, per altro, a fronte delle sanzioni statunitensi che hanno di fatto rallentato le esportazioni dalla Russia.
In termini tecnici, il prezzo ufficiale di vendita (OSP) di Marzo per il greggio Arab Light, fiore all’occhiello del settore, potrebbe allora salire di 2-2,50 Dollari al barile rispetto a Febbraio. Per altri analisti, la crescita raggiungerebbe i 3 Dollari al barile per tutti i tipi di greggio. A trarne giovamente sarebbero allora alcune specifiche economie. Quelle fortemente imperniate sulle esportazioni di greggio.
Nella misura in cui le tempistiche saranno di breve periodo, sarà nevralgico tenere presenti le valutazioni dei mercati. Come sempre, in effetti, le ricadute saranno in tutti i settori, anche quelli più affini alla vita di tutti i gironi.