Secondo i dati preliminari di Kpler e Vortexa, basati sul tracciamento dei cargo e riportati dalla Reuters, dopo che le importazioni di petrolio russo In India sono cresciute fino a toccare livelli record, le raffinerie del Paese asiatico hanno aumentato anche le forniture di diesel e carburante all’Unione europea.
Aumenta l’import dell’Europa di gasolio indiano ottenuto con petrolio russo
La Reuters ha diffuso dei dati, pubblicati dalle aziende Kpler e Vortexa, che mostrano quanto sia cresciuto a marzo l’import europeo di gasolio indiano ottenuto con petrolio russo: +30%.
L’India ha comprato da Mosca 1,6 milioni di barili al giorno nel mese scorso
Secondo ciò che è emerso, Nuova Delhi ha comprato da Mosca 1,6 milioni di barili al giorno nel mese scorso, e la Russia è diventata così il primo fornitore per la capitale indiana, nonostante siano aumentati i costi di trasporto rispetto a quelli proposti dagli Stati limitrofi, con una quota quasi doppia a quella dell’Arabia Saudita.
La ragione di un incremento nell’import indiano riguarda le sanzioni applicate alla Russia dall’Unione Europea, che hanno fatto in modo che il petrolio venisse venduto a dei prezzi inferiori rispetto alle quotazioni di mercato, consentendo alle raffinerie indiane di lavorarlo e rivenderne i prodotti ottenuti all’Europa, accumulando grandi profitti.
Bisogna considerare che, prima del conflitto in Ucraina, l’Ue importava dall’India 154.000 barili al giorno tra gasolio e carburanti per aerei. Oggi invece, gli acquisti superano i 200.000 barili.
I principali acquirenti europei e l’incoerenza europea
I principali acquirenti europei risultano essere Francia, Turchia, Belgio e Paesi Bassi, e in totale, l’Europa rappresenta circa il 50% delle esportazioni di carburante indiano per velivoli.
La Turchia, in particolare, a marzo ha aumentando il proprio import dal Paese asiatico del 47%, portando il gasolio russo all’84% delle sue importazioni totali.
Questa percentuale non solo spaventa e crea allarmismo, ma rinforza anche l’incoerenza dell’Europa su un problema, quello dell’embargo sul petrolio e sul gas russo, che potrebbe finire per penalizzare proprio il Vecchio Continente, ottenendo effetti e risultati contrari.