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Benzina, in quali Paesi del mondo costa di più? L’Italia tra i primi 15

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Il prezzo della benzina varia notevolmente da Paese a Paese ed è influenzato da diversi fattori, tra cui tasse, sussidi governativi, costi di produzione, trasporto e dinamiche di mercato globali. Ecco dove costa di più fare un pieno agli automobilisti.

La classifica mondiale dei Paesi dove la benzina costa di più al distributore

I dati si riferiscono al 10 febbraio e sono riportati da Global Petrol Prices.

L’Italia è tra i Paesi in cui la benzina al distributore costa di più, in media 1,90 dollari al litro.

I Paesi dove costa meno in assoluto sono Iran, Libia e Venezuela, venduta a 0,03 dollari al litro. In Russia costa agli automobilisti 0,60 dollari al litro, negli Stati Uniti 0,90 dollari, in Brasile 0,92 dollari, in Cina 1,16 dollari, in Giappone poco di più, 1,20 dollari.

Come viene calcolato il prezzo della benzina al distributore?

Il prezzo finale alla pompa è il risultato della somma di diverse componenti:

  1. Prezzo del greggio – Determinato dalle quotazioni internazionali, principalmente dal Brent (per l’Europa) e dal WTI (per gli USA).
  2. Costi di raffinazione – Convertire il petrolio in benzina ha un costo che varia a seconda delle infrastrutture e del livello tecnologico delle raffinerie.
  3. Distribuzione e trasporto – Il carburante deve essere trasportato dai centri di raffinazione ai distributori, e questo incide sui costi, specialmente in Paesi con scarsa infrastruttura logistica.
  4. Margine del distributore – Le compagnie petrolifere e i gestori delle stazioni di servizio aggiungono un markup per coprire i costi operativi e ottenere un profitto.
  5. Tasse e accise – In molti Paesi, le imposte costituiscono la parte più rilevante del prezzo finale. Alcuni governi invece offrono sussidi per abbassare artificialmente il costo del carburante.

Quali fattori incidono sulla determinazione del prezzo?

  • Politiche fiscali nazionali: Paesi con forti accise vedono prezzi molto alti, mentre quelli che sovvenzionano il carburante mantengono prezzi bassi.
  • Dinamiche geopolitiche: Conflitti, sanzioni, instabilità in aree produttive (Medio Oriente, Russia, Venezuela) possono far oscillare il prezzo del greggio.
  • Cambio valuta: Il petrolio è quotato in dollari, quindi Paesi con valute deboli pagano di più per importarlo.
  • Domanda e offerta interna: Alcuni Stati esportatori di petrolio mantengono prezzi bassi per i cittadini, mentre quelli importatori subiscono maggiormente i rialzi.
  • Regolamentazioni ambientali: Norme più stringenti sui carburanti (ad esempio, miscele a basso tenore di zolfo) possono aumentare i costi di produzione.

Giornalista

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