AI, petrolio e gas al centro della costante ripresa dell’attività di investment banking negli Stati Uniti, con in prima linea le maggiori banche del Paese, Goldman Sachs, Morgan Stanley, JPMorgan Chase, Citigroup, Bank of America e Wells Fargo.
La ripresa delle attività di investment banking negli USA, con al centro AI, petrolio e gas
I risultati delle sei maggiori banche statunitensi, Goldman Sachs, Morgan Stanley, JPMorgan Chase, Citigroup, Bank of America e Wells Fargo, sono stati sostenuti da una forte e costante ripresa dell’attività di investment banking, secondo quanto riportato da qz.com. Aumenta il numero di operazioni di fusioni e acquisizioni (M&A).
Un’attività che ha aiutato le banche ad affrontare alcune delle sfide più rilevanti del momento, tra cui depositi più costosi e crescenti rischi di credito.
Stando ad un’analisi di Moody’s, l’aumento delle operazioni di fusioni e acquisizioni (M&A) sta giocando un ruolo chiave nella rinascita dell’investment banking e al centro ci sono i settori tecnologici, con in testa l’intelligenza artificiale (AI) e l’energetico.
Un gran numero di aziende ha iniziato ad acquisire startup e piccole imprese tecnologiche per potenziare i modelli di AI e sfruttarne le capacità computazionali.
Stesso discorso per l’energia, con al centro il petrolio e il gas, su cui sono stati avviati contratti multimiliardari. Un esempio su tutti, l’acquisizione di Pioneer Natural Resources da parte di ExxonMobil per la cifra di 60 miliardi di dollari, con Goldman Sachs, Morgan Stanley, Petrie Partners e Bank of America Securities, nei panni di consulenti finanziari di Pioneer NR.
Il boom del mercato M&A
In totale, l’M&A nel mercato americano, durante i primi sei mesi del 2024, ha visto conclusi 694 grandi accordi (del valore di 100 milioni di dollari o più ognuno) per un totale di 884 miliardi di dollari, secondo i dati diffusi da EY.
Parliamo di un aumento del 35% rispetto all’anno scorso e sulla buona strada per superare il livello già elevato di 1,6 trilioni di dollari di accordi registrati nel 2023.
EY stima che il volume degli accordi generali di M&A aumenterà del 20% nel 2024 (una brusca inversione di tendenza rispetto alla contrazione del 17% nel 2023), soprattutto grazie ad elementi particolarmente favorevoli, come l’aumento del valore del capitale e degli asset, che hanno contribuito anche a sostenere le attività di gestione patrimoniale, dando alle banche d’investimento un ulteriore impulso.
Il resto lo farà la Fed, quando effettuerà il suo primo taglio dei tassi di interesse, che è da molti atteso per il prossimo settembre.