Il progetto tutto italiano denominato SELENE (Sistema Energetico Lunare con l’Energia NuclearE) finanziato dall’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) e condotto dall’ENEA come capofila, in collaborazione con il Dipartimento di Energia del Politecnico di Milano e Thales Alenia Space Italia. Dovrà fornire una base energetica stabile ai futuri insediamenti lunari attraverso l’impiego di piccoli reattori nucleari a fissione.
Luna, il progetto made in Italy “SELENE”
Per costruire basi spaziali sulla Luna, è essenziale sviluppare soluzioni per produrre energia direttamente sulla superficie lunare. La sfida principale deriva dall’ambiente unico e inospitale della Luna: temperature estreme, lunghi periodi di oscurità (la notte lunare dura circa 14 giorni terrestri) e l’assenza di un’atmosfera protettiva. Questi fattori richiedono tecnologie innovative e investimenti significativi per garantire una produzione di energia affidabile e sostenibile.
La sfida è ardua, ma è stata raccolta dal progetto italiano “SELENE” (Sistema Energetico Lunare con l’Energia NuclearE), finanziato dall’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) e condotto dall’ENEA come capofila, in collaborazione con il Dipartimento di Energia del Politecnico di Milano e Thales Alenia Space Italia.
L’obiettivo è realizzare un’infrastruttura denominata Moon Energy Hub (MEnH), che avrà il compito di fornire una base energetica stabile ai futuri insediamenti lunari attraverso l’impiego di piccoli reattori nucleari a fissione, i Surface Nuclear Reactors (SNR).
Una base permanente e un hub energetico sulla Luna
“L’Italia è fortemente impegnata nell’esplorazione della Luna e nella realizzazione di una base lunare permanente. Per quanto riguarda l’approvvigionamento energetico, le soluzioni attualmente disponibili, basate sull’utilizzo dell’energia solare, non consentono di raggiungere gli obiettivi energetici sfidanti per le future attività sulla superficie lunare. La ricerca di una soluzione tecnologica adeguata rappresenta un campo di ricerca di notevole interesse per l’ASI”, ha spiegato in una nota Angelo Olivieri, responsabile del settore Missioni Scientifiche dell’ASI.
“In prospettiva, queste innovazioni potrebbero consentire di superare i limiti dei pannelli solari che hanno mostrato bassa densità di potenza, scarsa scalabilità, breve vita operativa e vulnerabilità da irraggiamento cosmico. In questo senso, il MEnH segna un passo rivoluzionario nell’esplorazione lunare, ponendosi al centro della strategia per espandere le capacità umane sulla Luna”, ha sottolineato il coordinatore del progetto Francesco Lodi, ricercatore del Laboratorio ENEA Progettazione e analisi dei sistemi nucleari.
In sostanza, il progetto SELENE di durate triennale punta a studiare le tecniche per la produzione di energia sul nostro satellite, superando i limiti delle tecnologie energetiche tradizionali. Nella realizzazione del progetto sono coinvolti quattro centri di ricerche ENEA: Frascati, Casaccia, Bologna e Brasimone.
Ulteriori attività previste dal progetto lunare
L’iniziativa inoltre consentirà agli sviluppatori italiani di lavorare a diverse funzionalità del progetto, tra cui:
- l’analisi degli aspetti di decommissioning e della supply chain e alla creazione di una roadmap per l’industrializzazione dell’infrastruttura;
- lo sviluppo di tecnologie e soluzioni avanzate anche in ambiti come la sensoristica, l’alta automazione e la trasmissione di potenza wireless;
- la messa a terra, attraverso una prova sperimentale, di una delle tecnologie più sfidanti per l’SNR, cioè lo smaltimento del calore, con l’obiettivo di validare le prestazioni del sistema ed incrementarne la maturità tecnologica.
Un aspetto fondamentale del progetto è la capacità di rispondere a variazioni di carico energetico e di gestire eventuali interruzioni di potenza. Per questo, sono previsti sistemi di accumulo di energia, che garantiscono flessibilità e affidabilità operativa.
Il MEnH sarà anche dotato di un sistema di trasmissione di energia orientabile, per supportare attività a distanza dal centro di generazione, e di un sistema di ricezione mobile per attività meno energivore.