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Nucleare, Newcleo chiude la prima fase di autorizzazione per realizzare i suoi reattori in Francia

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La startup italiana Newcleo ha di recente chiuso la prima fase di autorizzazione per costruire i suoi reattori in Francia, espandendo i propri prodotti al di fuori dei confini nazionali. Nello specifico, la realtà torinese ha pianificato investimenti da 3 miliardi di euro nel territorio transalpino.

I progetti di Newcleo

I progetti di Newcleo per quel che concerne lo sviluppo del nucleare in Italia, e non solo, sono molteplici. Intanto la startup ha appena completato la fase preparatoria istituita dalle autorità francesi, allo scopo di sviluppare dei piccoli reattori modulari nel territorio transalpino.

Tale processo serve a facilitare il più possibile la revisione delle domande di licenza, in modo tale che, conclusa tale operazione, si potrà poi procedere con il resto. La costruzione di tecnologie simili richiede infatti tantissimo tempo con innumerevoli dettagli burocratici da tenere in considerazione.

Il primo step di autorizzazioni

Una volta superato il primo step di autorizzazioni, cosa toccherà fare? Si terrà la presentazione delle opzioni tecniche ufficiali in riferimento sia ai reattori da costruire, che per il nuovo impianto di produzione del Mox, ovvero una miscela di ossido di uranio naturale ed ossido di plutonio ritenuta meno costosa ma più soggetta a pericoli e rischi.

Spetterà comunque alle autorità d’Oltralpe emettere un parere scritto che, insieme ad altre considerazioni derivanti dalle discussioni della fase preparatoria, consentirà di accelerare il processo per concedere sui decreti autorizzativi necessari.

La crescita dell’azienda torinese

Prosegue dunque senza sosta la crescita dell’azienda torinese, con mezzo miliardo di euro raccolti in pochissimo tempo grazie a importanti fondi e al supporto di realtà note nel mondo della finanza, come Exor e Ariston. Nei mesi scorsi, la società ha ottenuto un supporto di 30 milioni anche dal governo francese, che crede molto nelle potenzialità del Gruppo italiano.

Da sempre infatti Newcleo insegue quella che, perlomeno in Italia, sembra essere una ‘mission impossible’: rilanciare l’energia atomica in un Paese che l’ha abolita 40 anni fa. A inizio anno il fondatore Stefano Buono, parlando a Davos con i cronisti Reuters, aveva annunciato l’intenzione di Parigi nell’acquisire una piccola partecipazione all’interno dell’azienda.

Il piano di investimenti d’Oltralpe da 3 miliardi e 500 posti di lavoro

Il risultato è che a oggi la Francia sostiene il piano di investimenti d’Oltralpe da 3 miliardi e 500 posti di lavoro della startup di Torino, che entro il 2030 dovrebbe vedere attivarsi il suo primo reattore da 30 MW. Saranno rispettate le tempistiche previste?

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