Al via l’accordo ENEA-CERN sulle tecnologie nucleari innovative. In particolare, i due Centri di Ricerca collaboreranno esperimenti ad alta energia, tra cui sistemi nucleari di quarta generazione.
La nuova collaborazione tra Enea e Cern
Fisica delle particelle elementari, rivelatori, sistemi avanzati di produzione di particelle, progettazione e validazione di sistemi nucleari innovativi come reattori veloci di quarta generazione, fusione termonucleare e produzione di radionuclidi per applicazioni medicali. Sono i settori in cui Enea e Cern lavoreranno in sinergia, portando avanti attività di ricerca e sviluppo.
Le tecnologie dei metalli liquidi pesanti
L’accordo con ENEA nasce dal particolare interesse mostrato dal CERN per le tecnologie dei metalli liquidi pesanti disponibili presso il nostro Centro Ricerche del Brasimone (Bologna) – ha dichiarato il Presidente ENEA, Gilberto Dialuce, a Ginevra con Alessandro Dodaro, direttore del Dipartimento Nucleare, per incontrare la direttrice generale dell’Organizzazione Europea per la Ricerca Nucleare, Fabiola Gianotti.
Gli esperimenti ad alta energia
Lo scopo è ottenere dati nucleari per fornire il supporto essenziale necessario per l’innovazione e la progettazione di diverse tecnologie. Tra le attività a cui parteciperanno entrambi i Centri di ricerca, vi sono sicuramente gli esperimenti ad alta energia come il Muon Collider (bersaglio per fasci di protoni per produzione di muoni) e il Future Circular Collider (bersaglio per fasci di fotoni), il progetto di un assorbitore a metallo liquido per la Beam Dump Facility (assorbitore di fasci di protoni del Super Proton Synchrotron) e test delle tecnologie nella facility HiRadMat.
Gli studi sul Bosone di Higgs
ENEA e CERN collaboreranno, inoltre, agli esperimenti Compact Muon Solenoid (CMS) che fa parte dell’acceleratore di particelle Large Hadron Collider (LHC) utilizzato per gli studi sul Bosone di Higgs, e n_TOF, la sorgente di neutroni di spallazione del CERN, progettata da Carlo Rubbia alla fine degli anni ‘90 e operativa dal 2001. L’impianto utilizza il fascio di protoni da 20 GeV che incide su un bersaglio di piombo per generare fasci di neutroni con un’energia ad ampio spettro, che vengono utilizzati per misurazioni di sezioni d’urto neutroniche ad altissima risoluzione.
Reattori di quarta generazione
Nel caso dei reattori di quarta generazione, la collaborazione tra ENEA e CERN punterà a migliorare le caratteristiche di sicurezza e protezione e lo smaltimento dei rifiuti radioattivi attraverso l’incenerimento di nuclidi a vita lunga. “Nei reattori a fusione studieremo l’impatto delle condizioni di elevata irradiazione su materiali innovativi per i sistemi futuri”, sottolinea il responsabile del dipartimento ENEA Nucleare, Alessandro Dodaro. Tutte le attività faranno capo alla Divisione ENEA Sistemi nucleari per l’energia diretta da Mariano Tarantino, in collaborazione con i ricercatori Alberto Mengoni, Patrizio Console Camprini e Donato Castelluccio del Dipartimento Nucleare.