L’energia nucleare reintrodotta come una delle tecnologie verdi per rivitalizzare l’industria europea, secondo un accordo politico raggiunto dai legislatori del Parlamento europeo.
L’accordo raggiunto sul Net-Zero Industry Act
La settimana scorsa, gli europarlamentari in seno alla commissione per l’industria, la Ricerca e l’Energia del Parlamento europeo hanno raggiunto un accordo politico su alcune parti del testo Net-Zero Industry Act.
A marzo, l’esecutivo Ue aveva presentato il suo progetto di legge sull’adozione di tecnologie a basse emissioni di CO2 in risposta alla normativa statunitense sulla riduzione dell’inflazione, con la decisione di eliminare l’energia dell’atomo dalla lista delle soluzioni verdi da prendere in considerazione.
Adesso invece, rispetto alla proposta iniziale che aveva puntato tutto su 8 rinnovabili in particolare escludendo dalla lista il nucleare, c’è stato un cambio di rotta che potrebbe portare a importanti cambiamenti futuri.
Chi ha voluto la reitroduzione
A volere questa reintroduzione sono stati i gruppi Socialisti (S&D), Conservatori (PPE), Nazionalisti (ECR) e di estrema destra (ID), insieme ad altri sostenitori del nucleare, che ne hanno assicurato l’inclusione nella lista unica di sistemi a favore della reindustrializzazione verde dell’Europa.
Anche se alcuni dettagli potrebbero ancora essere cambiati, i punti chiave del testo dovrebbero invece rimanere invariati, e comprendono quelle tecnologie per l’energia rinnovabile, per la fissione nucleare e la fusione, per la cattura e lo stoccaggio dell’anidride carbonica, per gli elettrolizzatori e per il trasporto dell’idrogeno.
L’elenco aggiornato
L’elenco è stato infine aggiornato mediante un atto delegato, ovvero una procedura legislativa speciale accelerata e soggetta al controllo del Parlamento europeo, e porterà a delle innovazioni che potranno beneficiare di tutti i finanziamenti Ue.