Francesco Sciortino, tra i fondatori di Proxima Fusion, vuole costruire uno stellarator in Germania.
L’ambizione
La fondazione di Proxima Fusion, nuova startup nata in Germania, si deve anche all’ambizione di Francesco Sciortino, fisico nucleare italiano che vuole implementare uno stellarator ad alte prestazioni entro i prossimi 7 anni.
Le intenzioni del trentenne sono piuttosto chiare: realizzare una centrale entro il 2039 con 7,5 milioni di euro messi a disposizione da importanti investitori, tra cui Alberto Dalmasso, Founder e CEO di Satispay.
Un progetto difficile
Quello al quale sta lavorando il nuovo startupper italiano è sicuramente un progetto difficile, anche se rivoluzionario, che comporta l’utilizzo di uno stellarator per sprigionare energia e replicare ciò che avviene nel Sole.
A differenza degli altri tipi di dispositivi di confinamento magnetico, come i tokamak, queste tecnologie non richiedono una corrente di plasma per sostenere un campo magnetico.
Quest’ultimo infatti si avvale di una serie di magneti disposti in modo da ottenere una configurazione tridimensionale.
Sfide associate alla fusione nucleare controllata
Con questo sistema, gli stellarator potrebbero affrontare alcune delle sfide associate alla fusione nucleare controllata, come l’instabilità del plasma.
Il problema però è che la loro complessità tecnica li rende difficili da realizzare, ed è per questo che sono ancora oggetto di numerosi studi e ricerche.
Sciortino ipotizza che per la prima macchina di Proxima Fusion ci vorrà mezzo miliardo, con altri fondi che dovrebbero arrivare dal governo della Baviera.
Le ambizioni del giovane ragazzo italiano e della sua startup sono dunque innumerevoli, considerando i passi da gigante della nascente azienda nella quale sono entrati ricercatori di Harvard e scienziati provenienti da realtà importanti come Google e Tesla.