Il nuovo impianto Kuafu, il più grande del Paese orientale, dimostra l’interesse della Cina nella fusione nucleare.
Impianto di ricerca
È un rapporto dell’agenzia di stampa Xinhua a fornire maggiori informazioni su quello che sarà il grande impianto di ricerca sulla fusione nucleare noto come Comprehensive Research Facility for Fusion Technology (CRAFT) e soprannominato ‘Kuafu’, dal nome di una figura mitica taoista che tentò di catturare il sole.
La struttura, secondo ciò che emerge dal report, ospiterà all’interno un ambiente nel quale sarà possibile eseguire degli esperimenti.
Le opportunità
L’interesse su questo tipo di reazione, che si crea quando due o più atomi leggeri si uniscono tra loro per formare un nucleo più pesante, sta emergendo dopo una serie di analisi che hanno fatto capire quante opportunità potrebbe pervenire da strutture come quella progettata in Cina.
Il Kuafu infatti rappresenta per il Paese un trampolino di lancio per testare altre tecnologie chiave del nucleare, al fine di produrre energia su larga scala. Secondo le previsioni, i lavori dovrebbero essere completati intorno al 2035.
Scommettere sul nucleare
Ma non è solo nell’Asia orientale che si vuole scommettere su questa fonte energetica. La stessa Germania, che aveva deciso di chiudere le sue ultime centrali, ha adesso cambiato idea, avvicinandosi di nuovo al nucleare e investendo oltre 1 milione di euro da qui ai prossimi 5 anni.
In Australia invece, gli studenti della UNSW di Sydney stanno realizzando un tokamak, ovvero un dispositivo per replicare il processo di fusione che avviene nelle stelle. Quali saranno i prossimi sviluppi?