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Dalla Commissione UE €500 mln per nuovi reattori modulari

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La Commissione Ue ha approvato nuovi aiuti di Stato, per un valore complessivo di 300 milioni di euro (500 entro il 2030), in favore della francese Nuward. Il progetto, che dovrebbe partire ufficialmente nel 2030, prevede la realizzazione di un reattore nucleare modulare della capacità di 300 MW, ossia il coefficiente necessario a sostituire il carbone in tutte le centrali elettriche europee.

Il finanziamento

300 milioni di euro per sviluppare reattori nucleari modulari, di piccole dimensioni. La Commissione europea ha accolto la proposta di finanziamento con aiuti di Stato a favore di Nuward, sviluppatore francese di (SMR) che si accinge a testare la sua tecnologia in funzione dell’avvio del progetto nel 2030.

Cosa sono gli SMR

I reattori SMR, considerati potenziali sostituti delle centrali elettriche alimentate a carbone o a gas, hanno una capacità di produzione di energia che varia da 2 a 300 MW e, a seconda delle loro dimensioni e possono soddisfare una domanda di elettricità o calore molto localizzata in comunità isolate o in siti industriali.

Il progetto Nuward

Con una capacità di circa 300 MW, il reattore che l’affiliata di EDF sta sviluppando, ha tutte le potenzialità per sostituire le rimanenti centrali elettriche a carbone in Europa. Il progetto dovrebbe partire ufficialmente nel 2030, con impianti in funzione entro il 2035, tempistica più o meno in linea con le ambizioni della Commissione europea e delle recenti dichiarazioni del G7 italiano.

La terza fase di sviluppo

Il regime di aiuti di Stato approvato dalla Commissione consentirà a Nuward di entrare nella terza di cinque fasi di sviluppo del nuovo reattore modulare, incentrata soprattutto su ricerca e sviluppo, almeno fino all’inizio del 2027.L’ obiettivo delle sovvenzioni è testare e sperimentare i moduli e i componenti dei futuri SMR per garantire che possano essere prodotti su scala industriale.

500 milioni di euro in totale

L’ultimo annuncio segue un regime di aiuti di Stato da 50 milioni di euro annunciato nel dicembre 2022, che ha sostenuto la seconda fase di sviluppo di Nuward. Sulla scia del “discorso di Belfort” del presidente francese Emmanuel Macron, in cui accennava a un “rinascimento nucleare”, si prevede che il sostegno pubblico totale all’iniziativa raggiunga i 500 milioni di euro.

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