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Tunisia pronta a diventare hub strategico dell’idrogeno verde

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Con una visione chiara e ambiziosa, la Tunisia si prepara a trasformarsi in un hub strategico per l’idrogeno verde, connettendo Europa e Africa in una rete energetica sostenibile.

Polo strategico per l’idrogeno verde

La Tunisia punta a diventare un polo strategico per l’idrogeno verde, promuovendo un ambiente favorevole agli investimenti e una cooperazione vantaggiosa per tutte le parti coinvolte. Lo ha dichiarato Belhassen Chiboub, direttore dell’elettricità e delle energie rinnovabili presso il Ministero dell’Industria, delle Miniere e dell’Energia, durante un dibattito organizzato dalla Camera di Commercio Tunisina-Belga-Lussemburghese sul tema: “Strategia per lo sviluppo dell’idrogeno verde e dei suoi derivati in Tunisia e impatti sul commercio con l’Unione Europea.”

La visione ambiziosa

Chiboub ha illustrato la visione ambiziosa del Paese: produrre 8 milioni di tonnellate di idrogeno verde entro il 2050, di cui 2 milioni destinate al mercato interno e 6 milioni all’esportazione. Questo progetto rappresenta una pietra miliare per la Tunisia, che mira a raggiungere la neutralità carbonica entro il 2050 e a consolidare il suo ruolo di partner energetico chiave per l’Europa.

L’investimento necessario è stimato tra 150 e 250 miliardi di euro” ha sottolineato Chiboub, evidenziando l’enorme portata economica di questa trasformazione. Per affrontare questa sfida, i progetti saranno sviluppati gradualmente e affidati a diversi operatori specializzati.

Replicare modelli di successo

La Tunisia, già nota per la sua tradizione di cooperazione energetica, intende replicare il successo del gasdotto tunisino degli anni ’80, che ha consolidato gli scambi energetici tra Tunisia e Unione Europea. “Questo modello sarà il punto di riferimento per una nuova era di partnership nel settore dell’idrogeno verde,” ha affermato Chiboub.

Nessuno spreco di risorse idriche 

In risposta alle preoccupazioni legate all’impatto ambientale e alla crisi idrica in Tunisia, Chiboub ha rassicurato: le risorse idriche nazionali non saranno impiegate nella produzione di idrogeno verde. Al contrario, verranno utilizzate acque reflue e sistemi di desalinizzazione, garantendo così una gestione sostenibile delle risorse.

Inoltre, le aziende interessate a sviluppare progetti di idrogeno verde dovranno condurre valutazioni di impatto ambientale e sociale, un requisito essenziale per ottenere finanziamenti dai donatori internazionali.

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