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Taxi volanti, in California eVTOL anche a idrogeno (video)

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Gli airtaxi si propongono come una valida alternativa alla mobilità privata di massa, rappresentata dall’automobile. Le città sono congestionate all’inverosimile e si guarda da anni al cielo come spazio in cui far spostare il maggior numero di persone possibili. Almeno per chi potrà permetterselo. Continuano i test californiani del taxi volante ibrido elettrico-idrogeno di Joby Aviation.

eVTOL a batterie e idrogeno

Gli Stati Uniti in prima fila per il lancio degli airtaxi, o taxi volanti. Una scommessa non facile da vincere, ma su cui hanno scommesso in tanti, come nel caso di Joby Aviation, che ha annunciato i primi 870 km di volo di prova del suo air taxi a decollo e atterraggio verticali (eVTOL), alimentato a batterie e idrogeno.

Un mezzo ibrido, a zero emissioni, con l’acqua come unico sottoprodotto, che non richiede tradizionali piste di atterraggio/decollo, ma solo dei vertiporti, che occupano meno spazio e possono essere dislocati ovunque intorno ai centri urbani o in prossimità dei luoghi a maggiore vocazione turistica, dei distretti industriali o ad alta densità di uffici.

Ma quale idrogeno?

Sono numerosi i prototipi e i modelli di taxi volanti, o anche di droni passeggeri, alimentati a batterie, quindi a motore elettrico, ma in pochissimo hanno testato l’alimentazione ad idrogeno liquido, che invece è considerato un carburante ottimale per l’abbattimento delle emissioni inquinanti.

Certo, quando si parla di idrogeno ce n’è più di un tipo e quello verde è il migliore (ottenuto da partire da fonti rinnovabili), ma secondo l’industria aerospaziale anche l’idrogeno prodotto a partire da combustibili fossili, è comunque una risposta valida al problema della decarbonizzazione di un settore altamente energivoro.

Come nel caso dell’idrogeno blu, che si ottiene dal gas, ma che integra anche soluzioni di cattura e stoccaggio permanente della CO2 emessa nel processo generativo.

In questo caso, non specificando alcun “colore”, siamo autorizzati a pensare che si tratta di idrogeno grigio, cioè ottenuto esclusivamente da metano, con relative emissioni di CO2.

Nel 2025 i primi voli commerciali dell’airtaxi di Joby?

L’idrogeno viene immesso in un sistema di celle a combustibile, progettato e realizzato da H2Fly, società tedesca di proprietà della Joby Aviation, per produrre elettricità, acqua e calore.
L’elettricità prodotta dalla cella a combustibile a idrogeno alimenta i sei motori elettrici del taxi volante.

I primi voli commerciali potrebbero avvenire già dal 2025, ma solo per il modello a batterie, che ha già alle spalle 25 mila miglia di test di volo.

Joby aviation ha raccolto oltre 2 miliardi di dollari di finanziamenti da diverse grandi aziende, come Toyota, Delta Ari Lines, SK Telecom, Uber e Baillie Gifford.

Giornalista