Roma, 22/01/2025 Notizie e approfondimenti sui temi dell’Energia in Italia, in Europa e nel mondo.

Siglata l’intesa per il SouthH2 Corridor, la nuova via dell’Idrogeno tra Nord Africa ed Europa

11south H2 Corridor
Home > News > Idrogeno > Siglata l’intesa per il SouthH2 Corridor, la nuova via dell’Idrogeno tra Nord Africa ed Europa

Il SouthH2 Corridor è un progetto infrastrutturale strategico volto a creare un corridoio energetico per il trasporto di idrogeno rinnovabile dal Nord Africa all’Europa, attraversando Algeria, Tunisia e Italia, fino a Germania e Austria. L’ambizioso piano, che prevede la realizzazione di oltre 3.300 chilometri di infrastrutture, è stato suggellato oggi a Roma da una dichiarazione d’intenti.

Il nuovo corridoio meridionale dell’Idrogeno

Siglata oggi a Roma tra Italia, Tunisia, Germania, Austria e Algeria, l’intesa sull’idrogeno rinnovabile tra le due sponde del Mediterraneo, accordo che dovrebbe rafforzare gli obiettivi di decarbonizzazione dell’area, in coerenza con il nuovo Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (PNIEC).

Nello spirito di quest’ultimo, ma anche del Piano Mattei del Governo italiano e nel segno della cooperazione europea, il nuovo Corridoio Meridionale dell’Idrogeno, si pone come un’infrastruttura strategica progettata per trasportare idrogeno rinnovabile per oltre 3.300 chilometri, collegando il Nord Africa all’Italia, all’Austria e alla Germania.

Il SouthH2 Corridor

Il progetto, meglio noto come “SouthH2 Corridor“, riconosciuto dall’Unione Europea come Progetto di Interesse Comune (PCI), mira a integrare il mercato europeo dell’idrogeno con un’infrastruttura che favorisca la decarbonizzazione e l’indipendenza energetica.

Tra i suoi obiettivi principali, oltre ovviamente al trasporto dell’idrogeno rinnovabile, vi sono quello di sfruttare le risorse solari e rinnovabili del Nord Africa e dunque, ridurre esponenzialmente le emissioni di gas serra, in linea con gli impegni del Green Deal europeo. Inoltre, il nuovo corridoio dell’idrogeno avrà l’arduo compito di diversificare le fonti di energia e ridurre la dipendenza dai combustibili fossili e dalle importazioni di gas naturale da Paesi terzi.

L’incontro presieduto dai ministri Tajani e Gilberto Pichetto

Il vertice è stato presieduto dal Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Esteri, Antonio Tajani, e dal Ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin. Tra i partecipanti figuravano rappresentanti di alto livello provenienti da Algeria, Germania, Austria, Tunisia e Commissione Europea, oltre a delegazioni istituzionali e industriali.

L’Italia dimostra un approccio concreto e pragmatico verso gli obiettivi di transizione energetica, lavorando su un mix bilanciato di fonti rinnovabili, idrogeno ed energia nucleare” ha dichiarato il titolare della Farnesina Tajani.

Secondo il Ministro Pichetto, l’accordo rappresenta un’opera decisiva per il futuro energetico di entrambi i continenti, rafforzando il ruolo dell’Italia come hub europeo dell’energia e promotore di innovazione sostenibile. “Il successo di un progetto così ambizioso non può che passare attraverso un coordinamento tecnico e politico strettissimo e costante che in questi mesi non è mai mancato tra i nostri 5 paesi per assicurare che gli interessi e gli obiettivi comuni fossero il pilastro fondante di questo progetto” ha dichiarato il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica. “Confido che il progetto possa ottenere finanziamenti dal Meccanismo per connettere l’Europa, CEF-Energia. E approfitto per auspicare che il progetto di dorsale Nord Africa dell’idrogeno per congiungere l’estremità europea del Corridoio in Sicilia con i luoghi di produzione del Nord Africa – promosso da SeaCorridor- entri nella prossima lista dei progetti di interesse comune” ha aggiunto Pichetto.

Opportunità per le imprese e focus sulla cooperazione

Alla riunione è seguito un Forum imprenditoriale che ha messo in luce le opportunità offerte dalla nuova infrastruttura per il settore industriale. Hanno preso parte all’evento circa 130 partecipanti, tra rappresentanti istituzionali e aziende interessate alla filiera dell’idrogeno.

Articoli correlati