De Nora e H2U Technologies lavoreranno allo sviluppo di elettro catalizzatori a basso costo per la produzione di idrogeno verde.
La partership
La partnership avviata dalle due aziende nasce del desidero di sviluppare nuovi elettro catalizzatori per produrre idrogeno green a prezzi più bassi ma, soprattutto, in modo più efficiente.
Ma di che tipo di società stiamo parlando? De Nora lavora da sempre nella realizzazione di tecnologie innovative e sostenibili, e mira adesso ad accrescere sempre di più la propria clientela.
Per tale ragione, il Gruppo italiano sta adesso avviando una nuova linea nello stabilimento di Suzhou, in Cina, al fine di ottenere elettrodi destinati a diversi ambiti di applicazione, compresa la produzione di H2.
H2U Technologies invece, di origine statunitense, si occupa di sviluppare nuovi sistemi in grado di ridurre drasticamente il costo del carburante, accelerando allo stesso tempo anche la transizione energetica.
Obiettivi
L’accordo servirà dunque a entrambe le realtà per soddisfare i prossimi obiettivi in vista. L’azienda italiana infatti sfrutterà le ultime tecnlogie messe in campo da H2U per sperimentare elettro catalizzatori innovativi basati sull’elettrolisi dell’acqua, allo scopo di ottenere il combustibile in modo pulito ma con rendimento più alto del solito.
Sarà anche importante in questo modo rendere la produzione di idrogeno più accessibile a tutti, considerando gli elevati prezzi sul mercato che possono rappresentare un freno nella crescita del vettore energetico.
Catalyst Discovery Engine
Per raggiungere questi traguardi, si sfrutterà il ‘Catalyst Discovery Engine’ di H2U, ovvero uno strumento che permette agli scienziati di creare, caratterizzare e quantificare l’attività catalitica di migliaia di composizioni di materiali a delle velocità record, 10.000 volte superiori a qualsiasi altro metodo usato fino ad oggi.
Cresce dunque l’impegno internazionale per arrivare a produrre quantità di idrogeno verde sempre maggiori, da poter utilizzare in vari settori e superando tutti quei problemi legati sia ad autorizzazioni burocratiche, che alla disponibilità, ancora limitata, di elevati volumi di energie rinnovabili.