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Perché preferire il metano sintetico al gas naturale per il trasporto dell’idrogeno. Lo studio

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Mentre la domanda di gas naturale aumenta di oltre il 2% nel 2024 (dati IEA), Frontier Economics dimostra con uno studio, come l’e-NG, ossia il metano sintetico, possa sostituire il combustibile fossile nel trasporto dell’ idrogeno, favorendo una riconversione a impatto zero. L’analisi si rivolge al mercato tedesco, ad oggi principale importatore di H2.

LO STUDIO

Lo studio di Frontier Economics

Un recente studio realizzato dalla società di consulenza internazionale Frontier Economics, dimostra come il gas naturale sintetico (o metano sintetico), più comunemente chiamato e-NG, nel panorama energetico esistente si distingua come tecnologia più efficace per il trasporto dell’idrogeno. La valutazione, commissionata dalla Tree Energy Solutions (TES) uno dei più grandi player di settore, capitanato da Marco Alverà, ex Ceo di Snam, fa riferimento al mercato tedesco. Ad oggi, infatti, la Germania, insieme al Giappone, si classifica come principale importatore dell’idrogeno, incorporando pienamente tale tecnologia nel processo nazionale di decarbonizzazione.

Che cos’è l’e-NG

L’e-NG è un carburante definito “sostenibile”, in quanto prodotto artificialmente, in grado di sostituire perfettamente il gas naturale fossile. È possibile generarlo su larga scala combinando idrogeno verde e CO2, creando una miscela identica, a livello molecolare, al gas naturale.

L’efficienza del metano sintetico

Lo studio di Frontier evidenzia l’efficienza del metano sintetico, sia in termini di costi, sia di praticità, essendo quest’ultimo compatibile con i metanodotti e le altre infrastrutture di distribuzione esistenti. In particolare, secondo l’analisi, i costi di importazione dell’e-NG sono competitivi rispetto a quelli dell’idrogeno liquefatto e dell’ammoniaca, risultando più bassi anche nel processo di trasformazione inverso, ossia quando il gas sintetico viene convertito in H2.

Le considerazioni sull’impatto ambientale

Centrale nelle considerazioni di parte, ovvero dei maggiori produttori del nuovo combustibile (tra cui TES e TotalEnergies), sarebbe l’assenza di impronta carbonica di tale prodotto. Se realizzato con CO2 biogenetica o catturata direttamente dall’aria, il metano naturale sintetico avrebbe, infatti, un impatto ambientale minimo. 

Gli obiettivi net-zero della Germania

In definitiva, i risultati dello studio dimostrano che l’e-NG potrebbe consentire una transizione graduale dal gas naturale alle applicazioni basate sull’idrogeno, accelerando, anziché ostacolare, l’ingresso del medesimo nel mix energetico esistente. Per tutte queste validissime ragioni, quindi, il metano sintetico viene individuato come uno degli strumenti più funzionali al raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione della Germania, che intende ridurre del 65% le proprie emissioni di gas serra entro il 2030, per poi raggiungere il net-zero entro il 2045. Questo secondo Frontier, però, non preclude la necessità di fare affidamento su un portafoglio di importazioni quanto più ampio e diversificato, in modo da far prevalere la soluzione migliore.

Cresce la domanda di Gas naturale fossile

Intanto, l’Agenzia Internazionale per l’Energia (IEA), fa le sue consuete previsioni sulla domanda globale di Gas Naturale. Gli ultimi aggiornamenti pubblicati sulla Global Gas Security Review prevedono che quest’ultima aumenterà di oltre il 2,5% nel 2024, con una crescita simile prevista nel 2025. Gran parte dell’incremento è attribuibile ai mercati asiatici in rapida crescita, ma anche la ripresa della domanda di gas industriale in Europa (sebbene ben al di sotto dei livelli pre-crisi). 

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