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Meno vantaggi per il Cile sui mercati globali dell’idrogeno verde: i nuovi equilibri

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Il Cile avrebbe compiuto diversi passi indietro rispetto alla posizione che si era costruito sui mercati globali dell’idrogeno ‘verde’, i quali potrebbero allora trovare nuovi orientamenti.

Nuovi equilibri

Sui mercati globali dell’idrogeno ‘verde’ potrebbero presto sopraggiungere dei nuovi equilibri, visto che il Cile sembrerebbe stia perdendo la sua posizione di primazia. L’ha riportato la Reuters.

Il Paese sudamericano si era infatti costruito un prezioso margine in questo settore, da molti considerato il vettore energetico chiave della decarbonizzazione. Il Cile, in particolare, aveva messo a sistema e valorizzato le proprie rinnovabili, grazie anche al vantaggio geografico, trovandosi sull’Oceano Pacifico, di poter esportare verso i mercati asiatici.

Su questo tema si sono confrontati diversi rappresentanti del settore privato cileno. Costoro, preoccupati, hanno dal loro punto di vista sottolineato gli squilibri del sistema. L’accento, nello specifico, è stato posto su due aspetti, ossia la burocrazia troppo stringente e la mancanza di infrastrutture (reti energetiche e porti). Per invertire la rotta, hanno spiegato come da tali assunti dovrebbe partire il cambiamento.

Il valore e i rischi per gli investimenti

Con particolare riferimento al quadrante regionale del Sud America, poi, la base in termini di energie rinnovabili potrebbe renderlo un vettore dell’idrogeno ‘verde’.

D’altronde, la produzione di idrogeno attraverso il solare o l’eolico – per l’appunto ‘verde’ – è al centro delle analisi di molti analisti di mercato. Il fatto che per il trasporto si possono in certi casi usare (o adattare) i gasdotti già esistenti, crea teoricamente i presupposti per la sua competitività.

Il Progetto HNH Energy

Chi più di tutti, però, rischia di risentire della tendenza in atto, potrebbe essere il Progetto HNH Energy, un piano nella Patagonia cilena da 11 mld di Dollari. L’obiettivo sarà quello di produrre 1,3 megatoni di ammoniaca e 270.000 tonnellate di idrogeno all’anno, con un parco eolico da 1,4 Gigawatt (GW).

Frutto di una sinergia tra AustriaEnergy, Okowind e Copenhagen Infrastructure Partner, il progetto dovrebbe partire entro il 2026. Oltre ad essere uno dei più grandi programmi di idrogeno ‘verde’ al Mondo, quest’ultimo si è giovato di un altro primato. In effetti è per il momento il più grande investimento che abbia superato il processo di autorizzazione ambientale in Cile.

Anche per questo, l’auspicio degli investitori privati è che da Santiago arrivino le direttive per un cambio di rotta. In caso contrario, il rischio è di perdere delle opportunità di notevole caratura.

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