L’Irlanda ha presentato nei giorni scorsi la sua Strategia Nazionale per l’Idrogeno. La sua grande ambizione? Diventare un Paese esportatore di H2 green entro il 2040.
La Strategia Nazionale per l’Idrogeno dell’Irlanda
L’Irlanda ha presentato di recente la sua Strategia Nazionale per l’Idrogeno: un documento che fissa un target di 2 GW di energia eolica offshore al 2030 destinata proprio alla produzione di H2 rinnovabile, e dunque ottenuto tramite elettrolisi.
Si tratta della prima dichiarazione politica importante del Paese europeo su questo argomento, con il ministro dell’Ambiente, del Clima e delle Comunicazioni, Eamon Ryan, che ha sottolineato le potenzialità della Nazione per diventare una centrale energetica a idrogeno verde.
La società di analisi ICIS (Independent Commodity Information Service), ha anche riportato che nel testo lo Stato parla chiaramente dei propri obiettivi da portare a termine senza esitazioni, spiegando che sarà sufficiente un quantitativo pari all’1% dell’attuale consumo idrico di tutta l’Irlanda per coprire la produzione di H2 prevista.
A quali percentuali si vuole arrivare
Entro il 2040, si vuole dunque arrivare a delle percentuali piuttosto alte: il 24% dell’attuale produzione elettrica da rinnovabili dovrà salire all’80% già al 2030, per poi arrivare al 100% l’anno successivo.
Ci riuscirà?
Non è ancora possibile sapere se Dublino riuscirà a soddisfare le proprie ambizioni. Come sottolineato dall’ICIS, sicuramente dispone già di importanti risorse in termini di eolico offshore e dunque di fonti alternative, ma per quanto riguarda l’export di idrogeno, tutto dipenderà dall’evoluzione del suo mercato interno e del suo consumo stesso di H2 green.